E se essere un brand su Instagram, o meglio un influencer, è probabilmente il lavoro più ambito di oggi, per riuscire davvero a influenzare un pubblico nelle scelte di acquisto, per prima cosa va conquistato il pubblico.
Il che si traduce nel numero dei follower: sopra i 10k, cioè 10 mila, ci si può già definire micro-influencer. In realtà lo status di influencer non è così automatico, considerato che non si ha ancora nemmeno una definizione precisa del mestiere in questione né tantomeno una regolamentazione in materia e che quello dei brand personali è un mondo fluido e variegato.
Una cosa è certa: più follower equivalgono a più potere, sia con gli altri membri delle piattaforme online, sia con gli interlocutori principali (e più desiderati), le aziende.
Il modello ideale e irraggiungibile è Chiara Ferragni: chi non vorrebbe guadagnare cifre astronomiche (fino a 30 mila euro) per pubblicare una foto su Instagram ed essere al contempo ammirato per questo?
Il modello ideale e irraggiungibile è Chiara Ferragni: chi non vorrebbe guadagnare cifre astronomiche (fino a 30 mila euro) per pubblicare una foto su Instagram ed essere al contempo ammirato per questo?
«La crescita organica su Instagram è bloccata da tempo, sia in termini di like che di follower.
Per cui si procede per vie traverse, che spesso sono illegali e per cui si rischia la chiusura del profilo. Ce ne sono alcune molto difficili da intercettare».
Una di queste è il meccanismo di follow-unfollow: si segue e si smette di seguire ripetutamente un profilo con molti follower, così da comparire sulle bacheche altrui e attirare nuovi seguaci.
Oppure ci sono i rounds: ci si iscrive, su invito oppure pagando, su un gruppo nella chat Telegram (che permette conversazioni fino a 30 mila utenti), all'interno del quale ci si scambiano gli account e ci si segue a vicenda.
Esistono poi modalità più complesse, in cui un profilo famoso chiede ai follower, magari anche mettendo in palio ricchi premi, di seguire una lista di account per rientrare all'interno della lista stessa ed essere a propria volta seguiti, in una sorta di scatola cinese dei follow.
Ma attenzione, si tratta di armi a doppio taglio.
Ma attenzione, si tratta di armi a doppio taglio.
Perché da quando è esplosa la bolla dei finti follower, di particolare importanza su Instagram è diventato il cosiddetto engagement, cioè il coinvolgimento attivo dei seguaci.
Se si hanno tanti follower ma pochi like e poche interazioni, il profilo diventa poco credibile, con conseguente perdita di attrattiva.keep reading