L’Agcom dice 
stop alle spese di recesso o cambio operatore di tlc o televisivo 
superiori al canone mensile mediamente pagato dall’utente.
E’ una delle tutele contenute nelle nuove linee guida varate 
dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni proprio per
   garantire agli utenti maggiore protezione e meno spese.
Nei casi in 
cui l’operatore cambi unilateralmente le condizioni contrattuali,
   il cliente ha diritto di recedere senza pagare nulla. In tutte le 
altre eventualità, qualora cioè l’utente, per sua volontà,
   decida di recedere dal contratto e di cambiare operatore, si 
applicano maggiori tutele.
«L’attività di vigilanza – ha già
   spiegato il commissario Agcom, Francesco Posteraro - ha fatto 
emergere profili critici legati alla prassi degli operatori
   di imputare agli utenti costi di recesso non commisurati al valore 
del contratto e alle reali spese sostenute per la disattivazione
   della linea e per il trasferimento ad altro operatore».
Da qui le 
nuove «Linee guida sulle modalità di dismissione e trasferimento
   dell’utenza nei contratti per adesione»  che tengono conto della 
legge Concorrenza e del principio generale secondo cui non
   possono essere imputate all’utenza «spese non giustificate da costi 
degli operatori». 
keep reading

