Il sito attaccato dai garanti europei e da associazioni per i diritti online per la diffusione di informazioni personali. Riunione d'emergenza a porte chiuse, mentre c'è chi valuta alternative più rispettose
La questione privacy investe Facebook e non può essere più ignorata.
In seguito alle critiche che piovono da tutti i lati, la società ha convocato un summit dei suoi vertici, come si conviene quando c'è uno stato conclamato di crisi. Il social network è ormai spalle al muro, soprattutto dopo l'intervento dei garanti per la privacy europei. E tra gli utenti cresce il fronte di chi valuta se abbandonare il sito giudicato poco rispettoso dei loro dati personali.
Neanche in questo clima, però, Facebook rinuncia al suo stile tipico: la riunione è stata a porte chiuse.
La società non ha fatto sapere nulla di quello che è stato detto o deciso, se non che è stata una "discussione proficua".
La sola azione annunciata ieri riguarda più la sicurezza del network che la privacy in senso stretto: ha aggiunto funzioni per contrastare il fenomeno dei ladri di informazioni personali, quelli che riescono a collegarsi agli account altrui.
source la Repubblica.it