Sono alcune delle frasi che consiglia di digitare il nuovo sito Openbook, un vero e proprio 'cerca segreti' ideato da tre ingegneri di San Francisco per dimostrare le carenze nel controllo della privacy da parte di Facebook.
Basta digitare una o più parole ed ecco apparire i post inviati negli ultimi giorni che le contengono. Messaggi nati nel social network, ma che ora circolano liberamente sul web.
A differenza del motore di ricerca interno di Facebook, lo strumento scova le informazioni rese pubbliche dalla società di Mark Zuckerberg e compagni attraverso le applicazioni lanciate il 21 aprile, che aprono la comunità al resto del web e che hanno scatenato una valanga di critiche. "Il nostro sito è solo una parodia, ma lo scopo è serio - scrivono i programmatori di Openbook - Vogliamo che Facebook faccia tornare private le informazioni di cui dispone, per far sì che questo sito e altri come questo non funzionino più".
L'elenco delle ultime ricerche compiute dimostra che la caccia alle informazioni più intime e personali è cominciata.
source ANSA.IT