Con il conto alla rovescia allo scadere, molti addetti ai lavori e soggetti interessati che ancora sono assaliti da dubbi interpretativi, e perplessi da contrastanti spiegazioni che girano in internet, si domandano se ci sarà o meno una ulteriore proroga.
Dato che “lo svolgimento delle mansioni di un amministratore di sistema comporta di regola la concreta capacità, per atto intenzionale, ma anche per caso fortuito, di accedere in modo privilegiato a risorse del sistema informativo e a dati personali” che costituiscono il patrimonio dell’azienda, o in altre parole, dato che all’amministratore di sistema vengono consegnate “le chiavi della stanza del tesoro”, un modo di ragionare intellettualmente onesto impone di riconoscere che, sapere se ci sarà una ulteriore proroga per adeguarsi, ha un’importanza relativa, non pensando affatto che attuando tali misure di sicurezza si faccia un piacere al Garante, o significhi “l’ennesimo costo da addossarsi in un Paese burocratizzato”.
E’ quindi fondamentale che, nel leggere il provvedimento sugli Amministratori di Sistema, l’azienda, (o il consulente per essa), riesca a cogliere lo spirito e le motivazioni del provvedimento del Garante, usando le prescrizioni in esso contenute come uno specchio, per fare un accurato check-up dello status della propria organizzazione informatica.