Il team che ha sviluppato la suite KOffice ha annunciato la scorsa settimana la disponibilità della versione 2.0.0 della soluzione open source per l’ufficio utilizzata soprattutto dagli utenti dell’ambiente grafico KDE.
Si tratta di un release molto importante in quanto sarà il primo ad essere in grado di funzionare su piattaforme diverse da quella nativa sotto Linux, grazie all’utilizzo delle librerie Qt4 che permettono, come noto, di far girare le applicazioni originariamente pensate solo per KDE, anche sui principali sistemi operativi compreso Windows e Mac OS X (il supporto per Solaris è invece previsto più avanti nel tempo).
In realtà questa versione preliminare del prodotto anticipa una lunga serie di rilasci che nelle intenzioni del team del progetto dovrà rendere KOffice una soluzione completamente multi-piattaforma e matura per un vasto pubblico.
Gli stessi sviluppatori non ne consigliano comunque, al momento, l’utilizzo in produzione on ambiente aziendale in quanto è principalmente indicata per i beta tester e per gli utenti privati.
Per raggiungere effettivamente l’obiettivo dell’interoperabilità, il motore interno di KOffice è stato completamente riscritto.
Ciò incidentalmente ha permesso di raggiungere una maggiore integrazione tra le varie componenti della suite, diminuendo il numero di funzionalità ridondanti presenti nei diversi programmi che compongono la soluzione ed assicurando, al contempo, ai programmatori interessati la capacità di aggiungere con più semplicità funzionalità ulteriori oltre a quelle già previste.
In questo momento la suite si compone dei moduli seguenti: KWord per l’elaborazione di testi, KSpread come foglio di calcolo, KPresenter per la creazione di presentazioni multimediali e KPlato per la gestione dei progetti.
I programmi di grafica (inclusi) sono invece due: Karbon per la vettoriale e Krita per quella Raster. All’appello mancano ancora Kexi (per la creazione di applicazioni che si basano su database desktop tipo Access) e Kivio (un editor per diagrammi di flusso) che saranno disponibili in ambiente multi-piattaforma solo a partire dalla versione 2.1 del prodotto.
Per quanto riguarda, infine, il formato documentale, quello standard utilizzato da KOffice è OpenDocument. Ciò consente di garantire l’interoperabilità con le più diffuse suite per l’ufficio esistenti, quali OpenOffice e Microsoft Office.