Quest'anno, il quarto report annuale McAfee sulla criminologia virtuale, redatto in collaborazione con i migliori esperti del settore di tutto il mondo, rivela in quale misura il crimine cibernetico stia avendo la meglio sulle leggi contro il cybercrimine e sollecita un impegno massiccio e coordinato a livello globale per correggere tale squilibrio.
Gli Stati Uniti, secondo McAfee, hanno ormai piu' pc infettati della Cina: il 18% dei computer Usa sono diventati degli '' zombie'', che agiscono all'insaputa dei loro proprietari. In Cina questa percentuale, un tempo la piu' alta nel mondo, si attesta ora al 13,4%. L'Australia e' al terzo posto di questa classifica, con il 6,3% dei pc infettati.
PREMESSA
Presidente & CEO
McAfee Inc.
Il crimine cibernetico è un problema in rapida diffusione in grado di condizionare
negativamente la vita di tutti. Anche se nel corso dell'ultimo decennio si è fatto molto
per combattere questa piaga, i criminali informatici riescono ancora ad avere la meglio.
Alcuni esperti sostengono che un cyberattacco su larga scala potrebbe avere effetti
economicamente più devastanti degli attacchi dell'11 settembre 2001, quindi è evidente
che qualcosa deve cambiare. Il Report McAfee® sulla criminologia virtuale di quest'anno si
concentra proprio sui fattori che potrebbero favorire tale cambiamento.
La diffusione del crimine informatico a livello internazionale ha conseguenze finanziarie
negative su aziende e consumatori di tutto il mondo, mentre l'utilizzo più esteso della
tecnologia nei paesi in via di sviluppo non fa altro che aprire le porte a ulteriori opportunità
per i malfattori.
Nell'ambito dell'impegno di McAfee nella lotta contro il crimine informatico, è stata
recentemente lanciata la campagna McAfee Initiative to Fight Cybercrime, un'iniziativa
di ampio respiro finalizzata a colmare alcune lacune critiche della guerra al cybercrimine.
Nonostante siano state promulgate nuove leggi contro il cybercrime e siano stati condannati
diversi criminali informatici, riteniamo che la strada da percorrere sia ancora lunga.
Questo è il nostro quarto Report annuale sulla criminologia virtuale. Il report di quest'anno
illustra come il crimine cibernetico si stia progressivamente affermando rispetto alle leggi
contro il cybercrimine ed evidenzia chiaramente la necessità di campagne come la McAfee
Initiative to Fight Cybercrime.
Per stilare il report sono stati consultati oltre una decina di specialisti in sicurezza dei più
autorevoli istituti di tutto il mondo. Queste persone, che combattono in prima linea la guerra
quotidiana contro il cybercrimine, hanno espresso la loro opinione sull'efficacia delle attuali
leggi contro il crimine informatico, fornendo una visione più completa di come si potrebbe
combattere, e sconfiggere, questa piaga.
Le conclusioni? Leggetele voi stessi; vi anticipiamo, tuttavia, il consenso di tutti gli esperti sul
fatto che per vincere la battaglia è necessaria un'azione comune a livello internazionale che
coordini attività legislative, forze dell'ordine e autorità giudiziarie.
La battaglia contro il cybercrime è una lotta globale senza tregua che è ancora lontana dalla
sua conclusione.