La comunicazione di dati, il confronto di foto di sospetti terroristi, l'accertamento dell'identità sono le più semplici delle molteplici applicazioni militari capaci di trasformare Ipod Touch e iPhone in un sistema d'arma fondamentale per sicurezza e collegamenti. Un'arma che, a differenza dei complessi apparecchi progettati dalle aziende militari, è facile da utilizzare e costa al massimo 450 euro. Costi che s'abbasseranno ulteriormente non appena il Pentagono ne ordinerà in grandi quantità per i suoi soldati.
Il primo requisito capace di regalare potenzialità tattiche e strategiche a un iPod Touch, studiato inizialmente come semplice riproduttore di brani musicali, o a un iPhone è la sua capacità di connettersi a una rete telefonica o a una rete internet senza fili. A renderlo ottimale per usi militari sono, però, la sua capacità di immagazzinare programmi e la sua versatilità d'uso. I modelli più ricchi di memoria di iPhone e iPod sono in grado d'incamerare fino a 30mila programmi trasformandosi, all'occorrenza, in traduttori istantanei o in un sistema di puntamento capace di trasmettere a un aereo le coordinate di un bersaglio da immagazzinare su bombe intelligenti o missili. Ma possono servire anche per ricevere i filmati e le foto trasmesse da un aereo senza pilota in volo sopra le posizioni nemiche o a governare i robot utilizzati per disinnescare bombe e trappole esplosive.
«Probabilmente in futuro l'iPod o l'iPhone rappresenteranno tutto ciò di cui ha bisogno il nostro personale, e a renderli particolarmente vantaggiosi - spiega il tenente colonnello Jim Ross, direttore del dipartimento intelligence e guerra elettronica dell'esercito statunitense - contribuisce il fatto che molti dei nostri ragazzi già li possiedono e dunque sanno utilizzarli». L'unica pecca di quest'arma semplice, pratica ed economica è la scarsa sicurezza delle trasmissioni. Al problema stanno lavorando i tecnici del Pentagono, già impegnati a progettare codici di criptazione impenetrabili e abbinabili ai software di iPod e iPhone. Una volta al sicuro dalle intercettazione i due strumenti diventeranno, al pari della leggendaria mini fotocamera Minox degli anni ’50 e ’60, perfetti anche per le spie.