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giovedì 16 aprile 2009

In attesa di Windows 7, le installazioni di Vista vanno a rilento: problemi all'orizzonte ?

Anche a causa della crisi, molti centri IT continuano a posticipare l’aggiornamento da Windows XP a Windows Vista ed alcuni prevedono ormai di passare direttamente alla versione Windows 7.

Ci sono, però, molti casi in cui i requisiti di funzionamento delle nuove applicazioni potrebbero richiedere una migrazione anticipata a Vista.
Secondo quanto risulta alla società di ricerca Gartner, la diffusione di Windows Vista nelle aziende procede a ritmi piuttosto lenti. Circa la metà degli intervistati appartenenti ad un ampio panel (costituito da 166 centri IT statunitensi e da 100 datacenter con sede in Europa) afferma di non prevedere una migrazione a Vista né di avere piani in tal senso.
Secondo una ricerca precedente, condotta alla fine del 2008, solo il 6% delle aziende aveva cominciato ad implementare Vista al proprio interno, un percentuale che risultava essere circa la metà rispetto a quella delle installazioni rilevate al tempo dell’iniziale disponibilità di Windows 2000. Solo un terzo dei centri IT del Nord America e dell’Europa pianificano inoltre di passare a Windows Vista nel corso del 2009.
Come noto, una possibile migrazione diretta da Windows XP a Windows 7 (senza passare per Vista) è l'ipotesi che molti responsabili IT aziendali hanno cominciato a maturare da quando Microsoft ha annunciato la disponibilità del nuovo prodotto in tempi brevi. Questa strategia potrebbe produrre qualche problema.
A preoccupare è, in particolare, il supporto delle nuove applicazioni su Windows XP che gli esperti prevedono comincerà a diventare un problema nel 2012.
In aggiunta, i centri IT che hanno deciso di saltare la migrazione a Vista e che si ritrovano ad aggiornare il parco macchine ogni quattro/cinque anni, potrebbero trovarsi con un ciclo d’aggiornamenti del sistema operativo molto ritardato per attendere un'ampia diffusione di Windows 7. In ambito aziendale, si prevede, infatti, che Windows 7 comincerà a prendere piede attorno al 2011/2012.
Sarà il primo ambiente desktop della serie ad introdurre nativamente il supporto alle infrastrutture desktop virtuali (VDI). Attualmente rilasciato in versione beta, il sistema operativo può risiedere su un hard disk virtuale avviabile attraverso un hardware fisico. Il processo di boot in pratica richiama l’immagine VHD su disco e permette al sistema operativo di avviarsi come se si fosse in presenza di una tradizionale installazione desktop. Ciò rende naturalmente le immagini portabili da un ambiente fisico all’altro o da uno fisico ad uno virtuale e probabilmente viceversa (quest’ultimo aspetto nel momento in cui si scrive non è ancora stato confermato).

When to move off XP, onto Windows 7