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lunedì 2 febbraio 2009

Wii sbaraglia la concorrenza

Ecco i segreti del successo

Così la console di "movimento" della Nintendo ha compiuto il sorpasso sulla Playstation

ROMA - Il videogame in movimento conquista tutti. Grazie a Wii, la console con comandi a distanza che permette di simulare i gesti dei personaggi sullo schermo, la Nintendo è diventata leader mondiale nel settore dei videogiochi, staccando definitivamente i rivali di Microsoft Xbox e Sony Playstation.
Nel 2008 infatti su 101 milioni di apparecchi venduti in tutto il mondo quasi sei su dieci erano targati Nintendo (fra Wii e il portatile Ds).
"Quel che conta - spiegano gli uomini del colosso giapponese - non è la potenza dell'hardware ma la relazione che si riesce a creare fra uomo e macchina".

In tempo di crisi le persone stanno a casa.
Niente più cinema, niente più ristoranti. Solo film in dvd o videogame. O almeno è quel che sostiene l'industria dei giochi elettronici, che recita questo mantra ormai da mesi per convincere sé stessa e gli altri che il tracollo finanziario non la tocca. E a guardare i risultati finanziari della Nintendo, la multinazionale di Super Mario, viene da pensare che abbia ragione.

Il suo giro d'affari è cresciuto del 17% a conclusione di due anni davvero notevoli, stracciando la concorrenza di colossi come Playstation (ovvero Sony) e Xbox (Microsoft).
E' infatti dal 2007 che oltre la metà delle macchine per videogame piazzate in giro per il mondo sono sue. Il che significa ad esempio che l'anno scorso sono stati venduti 45 milioni di Wii, la rivoluzionaria console da casa, contro 28 milioni di Xbox e 16 di Playstation. E che di tutte le macchine domestiche o portatili per videogiochi vendute durante il 2008 (101 milioni complessivamente) il 58% erano Wii o Ds, l'erede del Game Boy.

Certo, poiché la recessione mondiale colpisce tutti i consumi, anche Nintendo è stata costretta a rivedere le sue stime sul 2009: 26,5 milioni a fine marzo, un milione secco in meno. Ma la colpa è soprattutto dello yen, che si è rivalutato su euro e dollaro rendendo più cari i prodotti.

"Quando il Wii venne lanciato a fine 2006 sembrava destinato al ruolo della Cenerentola, fra colossi del calibro della PlayStation 3 della Sony e dell'Xbox 360 della Microsoft", racconta Glen Schofield, general manager di un editore di giochi di prima grandezza come la Electronic Arts, quella di Fifa, The Sims, Need for Speed. "Invece ha dimostrato che il realismo della grafica digitale e l'inseguire Hollywood sono poca cosa rispetto all'immediatezza e alla facilità d'uso". Già, perché il successo della Nintendo è tutto nel controller del Wii, dotato di sensori di movimento e capace di trasformarsi ad esempio in racchetta da tennis, e nello schermo tattile del Ds. Entrambi davvero semplici da usare rispetto ai vecchi joypad.

Gli altri? Continuano nel solco della tradizione. Ma la Sony, che per più di 10 anni ha dominato questo mercato, ora è costretta a inseguire anche se nelle vendite di console ha una fetta di tutto rispetto pari al 31%.
Non tanto per merito della Ps3, fra le macchine di ultima generazione la più claudicante, quanto per la "vecchia" Ps2 per la PlayStation Portatile. Mentre la Microsoft, che viaggia attorno all'11% con l'Xbox 360, sta dando prova di perseveranza e di aver imparato molto dagli errori commessi con la prima Xbox. Fra gli editori invece le cose vanno molto meno bene, soprattutto in America dove molti studi di sviluppo sono stati chiusi.

La Nintendo invece si gode il suo successo, in attesa di battere un altro record con il Ds: superare la PlayStation 2 venduta in oltre 137 milioni di pezzi. Un successo fatto di utili sostanziosi, basti pensare che fra aprile e dicembre ha intascato 501 miliardi di yen, pari a circa quattro e mezzo miliardi di euro. Perché il Wii è la meno avanzata tecnologicamente fra le tre console da casa di nuova generazione, di conseguenza anche la più economica da costruire. E poi la tipologia di giochi è spesso completamente diversa da quella che ha dominato in passato e che va ancora per la maggiore sulle ultime console Sony e Microsoft.

"Accarezzare cuccioli, tenere in allenamento la propria mente, fare esercizio, non erano considerati videogame prima che lanciassimo Nintendogs, Brain Training e Wii Fit", spiega Satoru Iwata, quarto presiedente della Nintendo e principale artefice della grande svolta. "A ben guardare la relazione fra uomo e macchina è solo una questione psicologica. La potenza dell'hardware non c'entra o c'entra solo marginalmente. Per conquistare le persone, anche quelle che non hanno mai toccato un videogame, bisogna creare forme di interazione nuove, sorprendenti e adatte a tutti. Il che significa comprensibili in qualsiasi parte del mondo". Quello del Wii e del Ds è infatti un fenomeno planetario, a differenza di altre console che vendono molto più in certe aree piuttosto che in altre. Eppure, a guardare i dati di vendita del 2008, è l'Europa il mercato di riferimento, davanti agli Stati Uniti e al Giappone.

Anzi, quest'ultimo è quasi svanito rispetto alle vette di qualche anno fa, quando c'erano titoli che vendevano milioni e milioni di copie solo a Tokyo e dintorni. Significa che nel Paese dove Wii e Ds sono stati concepiti, l'interesse per i videogame per console sta sciamando a favore di quelli per i cellulari. Oppure semplicemente che i giochi elettronici, si stanno ormai riversando oltre i loro confini tradizionali.