Il risultato è che il suo nome ora è in testa alle classifiche mensili di "Google Zeitgeist" ed è più cliccato perfino della parola 'Natale', a novembre solo seconda al traguardo. Una storia incredibile che Vittorio Zambardino pubblica oggi sul sito di Repubblica.
Qual è il trucco? "Abbiamo fatto in modo che il motore venisse interrogato con queste parole che erano il mio nome -spiega Calzolari- Non è un esperimento, è un gioco che nasce da tre tesi di dottorato che non sono state ancora completate". "Nessuna pirateria - conclude poi il fisico che per un mese intero ha ingannato Google - ma un modo matematico per scoprire algoritmi che restano coperti dal segreto con giusta ragione, altrimenti verrebbe meno un elemento di verità, tutti potrebbero manipolarli, mentre Google è una cosa seria".