La tecnologia sviluppata dal geniale studente nella sua tesi di dottorato è attualmente in attesa di ottenere sia il brevetto australiano che quello statunitense e permette di esaltare le capacità della linea telefonica tradizionale e della Adsl, senza dover riconvertire la rete con dei collegamenti in fibra ottica. "Ai vecchi tempi quando alzavi il telefono grazie all'intreccio di interferenze potevi origliare le telefonate dei vicini - spiega Papandriopoulos - Ora questo non accade più con le chiamate vocali, ma le linee telefoniche continuano a creare problemi con la banda larga e tutti quelli che da una strada si collegano a internet".
"Il rumore - spiega ancora Papandriopoulos - varia attraverso lo spettro delle frequenze: se distribuiamo in modo furbo la potenza di trasmissione tra le varie bande, si può controllare l'interferenza tra linee fortemente accoppiate". Lo studente è convinto che i risultati ottenuti sono in grado di "reggere" il salto dalla fase sperimentale in laboratorio a quella su scala commerciale.
"L'università - rende noto Papandriopoulos sul suo sito - sta cercando dei partner che sono interessati a registrare il prodotto così che in futuro potrà essere disponibile agli utenti. Il procedimento naturalmente prima di essere commercializzato e installato dai gestori telefonici richiederà ancora del tempo, forse diversi anni".