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domenica 5 luglio 2009

Posta elettronica certificata, gli aspetti da chiarire

Il governo ha deciso di regalare ai cittadini la Pec. Accompagnato da mille incertezze, secondo qualcuno questo dono porterà a un monopolio autorizzato e metterà a rischio la privacy di quanti vorranno accettarlo

La posta elettronica certificata (PEC) torna a far parlare di sé. Dopo averne introdotto l’obbligatorietà per le amministrazioni, le aziende e i professionisti iscritti ad un albo, nelle scorse settimane il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha annunciato che il governo regalerà ai cittadini che ne faranno richiesta una casella di posta elettronica certificata. Nata per sostituire la vecchia raccomandata con ricevuta di ritorno e per snellire i rapporti con le pubbliche amministrazioni la PEC ha in realtà poco in comune con la raccomandata con avviso di ricevuta (A/R) e porta con sé una serie di implicazioni da valutare attentamente prima di sottoscriverla anche perché la semplice ricevuta di trasmissione ha valore legale e può essere impugnata come prova in un eventuale processo.