Cex.io

BuyBitcoinswithCreditCard

martedì 10 giugno 2008

Steve Jobs lancia il nuovo iPhone. Costa 199 dollari

In tanti erano arrivati al Moscone Center di San Francisco ore e ore prima dell'apertura delle porte. La ressa per accedere ai posti in platea mai è stata così rumorosa e la scena si è contrapposta idealmente con gli Apple Store chiusi in tutto il mondo (come vuole il protocollo della società della Mela in occasione del lancio di nuovi prodotti), pronti a far scattare le operazioni di "refresh" delle vetrine appena finite le presentazioni sul palco. Gli sviluppatori sono convenuti a migliaia (circa 5.000) per sapere cosa c'è di nuovo sotto il cappello dell'iPhone (e più precisamente del firmware 2.0) e di quello di Mac Os X, perché a loro interessava sapere come creare nuove applicazioni e farci un business. A far capolino all'evento, oltre a un plotone infinito di giornalisti, anche ospiti illustri, fra cui l'ex candidato democratico e premio Nobel per la pace Al Gore, membro del board della società di Cupertino.

La "developer parade": blogging, gaming, applicazioni, push e-mail
Poi è arrivato l'atteso momento e alle 10.07 locali Steve Jobs è entrato nella grande sala del mega centro congressi sito non lontano dai moli che si affacciano sulla "Bay area", quella che Google vuole cablare con il Wi-fi per offrire (gratis) l'Internet veloce a tutti. E il capo della Apple, solita maglia scura e jeans, ha detto quello che si aspettavano milioni di persone nel mondo. Del nuovo sistema operativo Snow Leopard (Mac Os X versione 10.6) si parlerà nel pomeriggio (nella notte italiana), si parte con i numeri che hanno caratterizzato la disponibilità del software Developer Kit dell'iPhone - 250mila coloro che l'hanno scaricato in 95 giorni – e dalle nuove funzionalità del software 2.0, comprese quelle destinate alle imprese come il supporto per Microsoft Exchange, la push mail, le soluzioni Vpn (Virtual private network) di Cisco per l'accesso protetto alla rete aziendale e ulteriori opzioni di sicurezza.

Jobs continua a tessere le lodi della piattaforma su cui l'iPhone si appoggia, sottolineando come il 35% delle aziende della classifica Fortune 500 abbiano partecipato ai programmi di test, tra cui banche, linee aeree e università. Si parla, con Scott Forestall, Vice president, platform experience dell'iPhone, delle nuove Api (Application programming interface), del codice sorgente (lo stesso della versione di Mac Os X per computer desktop) e dei tool di sviluppo (come l'iPhone Simulator) che costituiscono l'alveo dove prendono forma le applicazioni disponibili - in modalità touch - a bordo del melafonino. Il capo di Apple entra quindi nel merito delle capacità di comunicazione wireless dell'iPhone tenendo ancora oscuro l'identità della nuova creatura e si diverte con la platea a spiegare le capacità dell'accelerometro.
Poi la chicca firmata eBay, con la demo di come usufruire del servizio di aste on line dal telefonino (e l'iPhone a fregiarsi del titolo di primo cellulare al mondo a offrire questa possibilità), e quella di uno specialista (Loopt) in fatto di applicazioni di localizzazione, che mostra come individuare la posizione dei propri amici sulla mappa visualizzabile sull'ampio display. Ancora demo: come "postare" o inserire sul proprio blog una foto scattata con la camera digitale o creare musica su strumenti virtuali sfiorando semplicemente alcune icone: è mobile blogging e mobile entertainment e Jobs dimostra di saper cavalcare il verbo del Web 2.0.

Passata oltre un'ora dall'inizio dello show ed esaurita una vera e propria "parata" di dimostrazioni live, che hanno toccato anche l'ambito medico e diagnostico, i giochi e le informazioni sportive in tempo reale, non è ancora il momento di fare il botto. Jobs torna sul palco e sciorina alcuni dettagli del nuovo servizio Contact Search, del supporto ad iWork e ai programmi di Microsoft Office (Excel, Word, Powerpoint) e delle più estese possibilità di App Store, il luogo dove poter comprare on line (e poi distribuirle sulla intranet aziendale o sincronizzarle attraverso iTunes) le applicazioni per l'iPhone in 62 diversi Paesi. Quindi presenta MobileMe come un "Exchange alla portata di tutti", un servizio di push e-mail e di gestione di contatti e agenda che metterà in comunicazione sincronizzata dispositivi (Mac, pc e iPhone) e persone in modalità wireless sfruttando un'interfaccia (Ajax) completamente open source. Con il risultato che ciò che appare e che si crea sul Web (contatto, evento, messaggio) appare simultaneamente anche sullo smartphone, e viceversa.
continua