• Meta, società madre di Facebook e Instagram, ha annunciato una drastica riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti, abbandonando il programma di fact-checking di terze parti negli Stati Uniti e sostituendolo con un sistema di 'note della comunità' simile a quello di X (ex Twitter).
• Questa decisione, accolta favorevolmente dal Presidente eletto Trump ed Elon Musk, è motivata dalla convinzione di Zuckerberg che i fact-checker siano stati eccessivamente influenzati dalla politica, minando la fiducia degli utenti e silenziando opinioni diverse.
• La nuova politica prevede anche l'eliminazione di restrizioni su temi come immigrazione e genere, con l'obiettivo di promuovere una maggiore libertà di espressione, pur consapevoli del rischio di un aumento di contenuti dannosi.
• Zuckerberg ha inoltre accusato l'amministrazione Biden e l'Unione Europea di pressioni per la censura, affermando che Meta collaborerà con Trump per contrastare la censura globale e difendere la libertà di parola delle aziende statunitensi.
• Oltre alla modifica delle politiche di moderazione, Meta reintrodurrà i contenuti politici precedentemente limitati e trasferirà parte delle sue operazioni in Texas, in un contesto di crescente tensione tra le grandi aziende tecnologiche e i governi riguardo alla regolamentazione dei contenuti online.