• Georgescu, che ha ottenuto il 22,95% dei voti al primo turno, ha beneficiato di una crescita esponenziale di popolarità sui social media, in particolare TikTok, con una campagna di propaganda mirata e professionale che ha generato milioni di visualizzazioni.
• Documenti dell'intelligence rumena e occidentale rivelano l'utilizzo di account dormienti, oltre 100 influencer nazionali ingaggiati per pubblicare contenuti sponsorizzati (anche se parzialmente inconsapevoli del reale obiettivo), e canali Telegram per coordinare la diffusione di video e aggirare i controlli di TikTok, violando normative nazionali ed europee.
• Oltre alla campagna sui social media, si sono verificati oltre 85.000 attacchi informatici ai sistemi elettorali rumeni, che utilizzano la tecnologia blockchain e la piattaforma Ebsi, con l'obiettivo di alterare i dati e l'integrità del sistema; le conseguenze di questi attacchi sono ancora sotto valutazione.
• La Commissione Europea ha richiesto a TikTok di conservare i dati sulla campagna elettorale per valutare possibili violazioni del Digital Services Act, mentre il Parlamento europeo ha richiesto un'audizione urgente dei vertici della piattaforma, evidenziando la gravità delle potenziali violazioni e la necessità di accertare le responsabilità.