• Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato rilasciato dopo quattro giorni di fermo con l'obbligo di versare una cauzione di 5 milioni di euro e di presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia in attesa della fine delle indagini. Le accuse contro Durov sono pesantissime: complicità nella diffusione di pornografia infantile, traffico di droghe e software di hacking attraverso la sua piattaforma.
• Durov è stato arrestato sabato 24 agosto al suo arrivo all'aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi. Le autorità francesi lo accusano anche di aver rifiutato di collaborare con le indagini su attività illegali condotte tramite Telegram.
• Questo caso rappresenta uno spartiacque non solo per Durov e Telegram, ma per l'intero panorama delle big tech. Il governo francese sembra deciso a tracciare una linea netta: anche i colossi tecnologici e i loro dirigenti devono rispondere dei contenuti che circolano sulle loro piattaforme.
• Durov ha sempre mantenuto un profilo enigmatico. Nato nella Russia sovietica, ha vagato tra Europa e Medio Oriente, accumulando cittadinanze e conducendo uno stile di vita jet-set. Nel 2021, è diventato cittadino francese e degli Emirati Arabi Uniti, aggiungendo anche la cittadinanza di Saint Kitts e Nevis, un'isola caraibica nota per offrire passaporti a chi può permetterselo.
• L'arresto e le accuse in Francia rischiano di mettere fine a questo stile di vita. Le indagini delle autorità francesi sono partite dalla constatazione che Telegram è emerso ripetutamente in inchieste su pornografia infantile, traffico di droga e incitamento all'odio razziale.
• Il processo contro Durov potrebbe durare mesi, se non anni, e avrà ripercussioni per l'industria tecnologica. Se giudicato colpevole, Durov rischia fino a 10 anni di carcere e una multa di 500 mila euro.
• Non è la prima volta che Durov si trova a scontrarsi con le autorità di uno Stato. Nel 2018, la Russia tentò di bloccare Telegram per la sua mancata collaborazione nelle indagini sul terrorismo, ma l'app continuò a prosperare nonostante il blocco.
• Durov secondo Forbes ha un patrimonio di 15,5 miliardi di dollari, è stato rilasciato su cauzione per 5 milioni di euro, ma è sotto sorveglianza giudiziaria e deve pagare una cauzione