La Cina ha introdotto nuove regole che vietano l'uso dei processori Intel e AMD su computer e server governativi, nonché di Windows e di software per database sviluppati da aziende straniere. L'obiettivo è quello di utilizzare esclusivamente tecnologie e prodotti locali, ovviamente sotto il controllo diretto del Partito Comunista Cinese.
Questa mossa fa parte di una più ampia strategia cinese di sostituzione delle tecnologie occidentali (statunitensi in particolare) con analoghe tecnologie locali. Le regole più recenti, annunciate il 26 dicembre, prevedono il divieto per i processori Intel e AMD da PC, notebook e server governativi, nonché di Windows e dei software per database.
Il China Information Technology Security Evaluation Center ha pubblicato un elenco di processori e sistemi operativi "sicuri e affidabili" forniti da aziende cinesi. Tra i 18 processori approvati ci sono quelli di Huawei. I sistemi operativi sono invece derivati da Linux.