Due decisioni del Tribunale di Roma disegnano un precedente significativo nell'epoca digitale, in cui su internet siamo abituati a leggere le opinioni di altri utenti su un bene o un servizio, prima di andare a cena fuori o di scegliere un architetto.
I servizi di recensioni in rete hanno diritto di esistere a prescindere dalla volontà di chi viene recensito perché sulla possibile contrarietà del gestore dell'esercizio prevale il diritto di critica degli utenti.
Le recensioni possono anche essere negative: conta di più l'interesse generale che quello del singolo.
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