Sono 150 milioni le copie di Windows 7 vendute da Microsoft fin dal suo lancio avvenuto il 22 ottobre 2009.
Lo ha rivelato la scorsa settimana la stessa compagnia, un’ulteriore occasione per ricordare ancora una volta come Seven abbia raggiunto un traguardo mai eguagliato da nessun altro prodotto della sua categoria, ovvero essere il sistema operativo a più rapida diffusione nella storia degli OS, con i clienti che acquistano una copia quasi ogni secondo. Il successo del prodotto non riguarda però unicamente l’ambito consumer ma anche quello business.
Approssimativamente, si apprende da un comunicato stampa diramato dalla compagnia di Redmond, il 75% delle aziende sta valutando l’opportunità di implementarlo all’interno della propria infrastruttura IT.
Microsoft aveva precedentemente annunciato gli andamenti nelle vendite di Windows 7 in più di un’occasione, segnalando le 90 milioni di copie vendute a Marzo ed aggiornando la proiezione a 100 milioni esattamente due mesi fa.
In parole povere la compagnia sta viaggiando al ritmo di 25 milioni di copie vendute ogni mese.
Se questo trend dovesse continuare, il numero di licenze acquistate per il prodotto potrebbe raggiungere quota 300 milioni entro la fine del 2010, un traguardo niente male per l’era post-PC tanto sbandierata dai fautori del web e del cloud computing.
Di Windows 7 sono state rilasciate diverse versioni, proprio come accaduto con Windows XP e Windows Vista:
Windows 7 Starter Edition: riservata ai mercati emergenti ed ai netbook.
Windows 7 Home Basic: indirizzata ai soli mercati emergenti.
Windows 7 Home Premium: disponibile OEM e nei negozi in versione completa ed aggiornamento.
Windows 7 Professional: pensata per le aziende, disponibile OEM e nei negozi in versione completa ed aggiornamento.
Windows 7 Enterprise: riservata alle aziende con piano di licenze volume licensing;
Windows 7 Ultimate: che comprende le caratteristiche di tutte le versioni precedenti e alcune aggiuntive, disponibile OEM e nei negozi in versione completa ed aggiornamento.
Per coloro che acquistano nei negozi i nuovi PC con indirizzamento a 64 bit con precaricata la versione Home Premium (che non offre la funzione WP Mode Virtual PC) può essere utile sapere che non tutte le applicazioni che erano largamente utilizzate sui desktop a 32 bit sono disponibili nei PC in versione a 64 bit (come ad es. i client email Outlook ed Eudora, le versioni Office 2000, ecc.).
Poiché il software che assicura la retrocompatibilità è disponibile solo per chi ha la versione Windows 7 Professional si consiglia di verificare se le applicazioni installate sono disponibili a 64 bit (e con quali costi di migrazione). Nel caso degli utenti Office è necessario, ad esempio, prevedere il passaggio alla versione 2007 (oppure la futura 2010), con relativi oneri di upgrade Inoltre anche coloro che adottano la versione Windows 7 Professional devono previamente verificare che ci possano essere eventuali problemi con la retrocompatibilità perché non tutte le CPU consentono questa funzionalità.
source DUKE ITALIA - Tech