Chrome guadagna terreno e il Gigante delle Ricerche ringrazia.
Chrome, il Browser realizzato da Google continua per l’ennesimo mese consecutivo a guadagnare terreno allungando il già esistente distacco da Safari e Opera, i Browser realizzati da Apple e Opera Software.
Quella di Chrome è una chiara vittoria, è riuscito a farsi piacere agli utenti, sta vincendo nel marketing prodotto ed è riuscito a conquistare un ulteriore obbiettivo, allontanare qualsiasi accusa di violazione della privacy degli utenti.
source Italia SW MAGAZINE
Explorer assediato, sotto il 60%
infuria la guerra dei browser
L'ultima versione Microsoft registra la maggior crescita di diffusione, ma la quota di mercato è quella dei tempi della "bolla".
La concorrenza di Mozilla e Google. Il 'Ballot screen' imposto dalla Ue c'entra poco
I dati diffusi da Net Applications, una società di data-analysis della Rete, parlano chiaro: Internet Explorer, il browser di Microsoft che ogni utente Windows trova già installato sul proprio computer all'acquisto, continua a perdere quote di mercato.
E nel mese di Aprile 2010, pur essendo il programma per navigare più diffuso, registra una perdita dello 0.70% e per la prima volta scende sotto il 60% del totale degli utenti di browser, esattamente al 59.95.
Insomma torna alle cifre del tempo della bolla della new economy, quando se la vedeva contro Netscape
source la Repubblica.it
Explorer di Microsoft perde
il monopolio su Internet
Il monopolio di Internet Explorer come browser per navigare su Internet è finito. Secondo uno studio di NetApplications, pubblicato sul sito della Bbc, solo il 59,9% degli utenti usa il software della Microsoft contro il 95% del 2003. Al secondo posto Firefox con il 24,5%, seguito da Chrome di Google con il 6,7%, infine Safari con il 4,72% e Opera con il 2,3%.
Dati significativi se si pensa che a maggio 2008, dunque due anni fa, Microsoft deteneva quasi il 76% del mercato, Firefox il 18% e Chrome non esisteva ancora.
Il più utilizzato in assoluto è al momento Internet Explorer 8.0, seguito dalla versione 6.0 e da Firefox 3.6.
source LA STAMPA.it