Spopola ormai in tutto il mondo. Costa 150 $ ed è identico all'originale
In Cina il telefono cellulare è un must: linee eleganti con tastiera touch-screen all’ultimo grido. Ma guardando meglio si può scoprire che sul mercato cinese spopola non solo l’i-Phone della Apple, ma anche un’altra versione chiamata Hi-Phone.
Come si apprende dal sito de The New York Times, ci sono già decine di fornitori che vendono a buon mercato cellulari falsi di svariate marche (Nokia, Motorola e Samsung, per citarne alcune). I progressi tecnologici hanno permesso alle piccole imprese di spostare verso l’alto il loro valore di produzione, ma anche all’industria della contraffazione di svilupparsi. Dopo le finte borse, i Dvd a basso costo il mercato dei tarocchi ha puntato il mondo della telefonia mobile.
Sebbene questo tipo di commercio esista solo da pochi anni rappresenta oltre il 20 per cento delle vendite in Cina, che, secondo la società di ricerca Gartner, è il più grande mercato per l'industria tecnologica.
Questi cellulari vengono anche esportati illegalmente all’estero: Russia, India, Medio Oriente sono i maggiori acquirenti, ma richieste arrivano anche dall’Europa e dagli Stati Uniti. Allarmati per la rapida crescita della contraffazione, i produttori del settore avvertono sui potenziali rischi per la salute come, ad esempio, la possibilità che batteria a basso costo possano esplodere.
Finora, tuttavia, la Cina ha fatto ben poco per fermare la proliferazione dei falsi. Il mese scorso il ministro dell'Industria ha lanciato un monito, ma non è bastato a influenzare e fermare le vendite. Un telefono contraffatto, proprio perché ha dei costi di produzione molto bassi - attorno alle 40 $ a pezzo -, viene venduto al dettaglio per 100, 150 $, prezzo accessibile per un oggetto che, seppur contraffatto, guarda alla moda.
«Ho visto le immagine dell’i-Phone sul web ed è veramente bello, ma il suo costo è superiore alle 500 $» spiega Yang Guibin, un lavoratore di 30 anni, «Allora ho acquistato un i-Phone taroccato che sembrava esattamente uguale al modello della Apple».