Pino Fondati
Lo dice Forrester Research, lanciano l'allarme i giornali (New York Times in testa), e le vittime sacrificali, le major americane. Streaming vs downloading? Forse, ma meglio sarebbe pensarli complementari, anche se i consumatori stanno realizzando che a fronte di lentezza, di conoscenze tecnologiche richieste loro dalla tecnologia peer-to-peer, lo streaming permette di vedere il video all'istante (senza trasferire preventivamente una copia intera del film), è più efficiente e semplice (attraverso un search engine bastano poc

Tutto questo avviene in un momento molto delicato.
Le vendite di Dvd, una fonte primaria di ricavi per i film studio, nel 2008 sono scese ai livelli più bassi degli ultimi cinque anni, mentre la crisi economica potrebbe convincere una gran parte di utenti, soprattutto i giovani, a guardare film rubati.
Molti di questi siti sono localizzati in paesi che dispiegano un impegno vicino allo zero nei confronti della pitareria (la Cina, in primis), e sono difficili da monitorare.
Ma non è tutto. Se le leggi sul copyright sono abbastanza chiare, a sentire le major altrettanto non sono i comportamenti di siti legali e molto frequentati, in cui film e altri prodotti multimediali sono "postati" da pirati e affini. Come dire, da parte di questi siti ci sarebbe poca collaborazione al rispetto delle leggi sul copyright. Non è azzardato dire che Hollywood affronti una fase tal quale a quella che il settore della musica ha attraversato con il saccheggio digitale dei suoi prodotti.
Una lotta impari, destinata, secondo molti osservatori, a una sconfitta.