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mercoledì 21 gennaio 2009

Blog Addiction: una patologia insidiosa che colpisce molti internauti


ETAss - Formazione e Consulenza

Un blogger è una persona che sente il bisogno di comunicare pubblicamente, di dire qualcosa "postandolo", ovvero lasciando per iscritto i suoi pensieri su una bacheca, chiamata blog.
Il "blogger tipo" risulta essere in genere una persona precisa nelle sue attività e nella maggior parte dei casi preferisce svolgerle da solo. Chi apre un blog lo fa sopratutto per poter trovare uno spazio per condividere i propri interessi con gli altri.

Analizziamo alcuni dati emersi dalla ricerca condotta dal professor Lavenia, docente di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni e Psicologia Clinica presso l'università degli studi di Chieti, e dal centro Studi e ricerche Nostos, su un campione di 500 soggetti.

Dall'analisi preliminare emergono i seguenti dati: il blogger tipo non sembra essere una personalità narcististica, poiché solo il 5% ha un tasso di narcisismo elevato.

Il "blogger tipo" fa uso di alcool solo in occasioni speciali o nel fine settimana, non fa uso di droghe e se lo fa sono di tipo leggero.

Il 4% risulta dipendente, ovvero lontano dal computer diventa di umore irritabile (92%); ha abitudini alimentari non regolari (ad esempio, salta frequentemente la cena); il ritmo sonno-veglia sono alterati (dorme in media 4 ore per notte).

I soggetti dipendenti comunicano tra loro quasi esclusivamente via blog, instaurando "solide relazioni virtuali".

Dai dati della ricerca risulta che il 58% dei blogger sono donne e che il 78% si colloca nella fascia d'età tra i 18 e i 28 anni. Il 19% invece si colloca nella fascia tra i 29 e i 39 anni. Le altre fasce d'età occupano in tutto il 3%.

La maggior parte dei blogger lo aggiorna frequentemente: ogni giorno (32%) oppure più di 3 volte la settimana (38%).

Il 63% degli intervistati lavora sul blog per un tempo variabile tra le 2 e le 4 ore.

Il 48% dei blogger utilizza questa modalità di espressione per condividere esperienze ed emozioni e per dire "ci sono anch'io" (38%).

Tra le motivazioni psicologiche, molti intervistati aprono un blog per superare l'insicurezza caratteriale (38%) oppure per superare la solitudine (45%).

Si scrive in modo impulsivo (83%) partendo da opinioni e pensieri personali (30%) oppure da notizie reperite da fonti (35%).

Non sembra che i post degli altri influenzino i pensieri del blogger (solo nel 31% dei casi), mentre un commento positivo può influenzare la giornata (57%), così come uno negativo (60%).

Il blogger che si ritrova solo anche nel mondo virtuale prova emozioni negative quali rabbia e fastidio.

Giuseppe Lavenia Psicologo