Cex.io

BuyBitcoinswithCreditCard

sabato 20 dicembre 2008

Smartphone evoluti pronti i superdazi Ue


IL CASO

Si profila una nuova stangata sulla telefonia mobile.
Germania e Olanda hanno proposto alla Ue l’aumento delle tasse di importazione fino al 14% per i telefonini evoluti provenienti da paesi extraeuropei, quelli che hanno incorporato il Gps, il WiFi o la tv digitale. La Commissione ha preso atto della richiesta e l’ha fatta propria, rinviando al Consiglio dei ministri una decisione che sarà presa entro gennaio. Si conferma che gli smartphone viaggiano controcorrente, sia nel positivo che nel negativo.
Gartner infatti annuncia che le vendite dei telefonini stanno subendo una contrazione, fermandosi ad un +6% rispetto al 2007 (quando fu registrata una crescita del 16%), ma che il segmento dei cellulari evoluti segna un +15,7% rispetto allo scorso anno. I consumatori si orientano verso i sistemi di comunicazione mobile più performanti. Dovrebbe essere una buona notizia per l’economia europea, il segnale che l’innovazione tecnologica premia anche nel campo dei risultati economici. Invece, sta per arrivare, proprio per questo segmento, la nuova "mazzata" fiscale. Mazzata che, per la verità, potrebbe estendersi dai cellulari di fascia alta anche a computer e sistemi di navigazione "mobile" che hanno al loro interno componentistica "evoluta" proveniente dai paesi al di fuori della Ue.
L’industria europea è in allarme e denuncia i rischi insiti in questa nuova stangata rispetto ai livelli occupazionali (6 milioni di posti di lavoro) e alla stabilità delle 10mila piccole e grandi imprese della tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dell’elettronica. E chiede all’Ue di rivedere una politica "disastrosa e incoerente" che ha visto negli ultimi cinque anni il proliferare di dazi doganali su alcuni tra i prodotti hitech più diffusi, come i monitor Lcd, i settop box con disco rigido, le multifunzione (stampante/scanner/fotocopiatrice), politica in contraddizione con gli impegni assunti dalla stessa Ue con l’accordo sulle tecnologie dell’informazione (ITA) sottoscritto nel 1996 e che prevedeva l'esenzione dai dazi per l’elettronica di consumo.