
Il nuovo spazio, 800 metri quadri all'interno della Grande Arche nel quartiere della Défense, promette di ripetere quel clamoroso successo. Un percorso tra curiosità, filmati e ogggetti rari. Come il primo computer del mondo, il Micral, concepito dai francesi nel 1973, due anni dopo l'invenzione del microprocessore americano Intel: tutto

Meno di un secolo di storia, eppure una rivoluzione planetaria. Il museo propone foto e filmati del 1920, "quando l'informatica non esisteva ancora", fino alle simulazioni della nostra vita nel 2040, tra macchine senza piloti e biotecnologie. Qualcuno potrà ricordarsi come i primi pc, oltre a essere carissimi (almeno 10mila euro), occupavano uno spazio immenso in casa. Per trasportare il primo computer portatile, inventato nel 1981 da Adamo Osborne, serviva comunque una grossa valigia. Il super-calcolatore Cray pesava 1,4 tonnellate e costava 15 milioni di dollari, oggi non riuscirebbe a fare metà delle funzioni di un normale pc. Così come era impensabile infilare in una piccola borsa i dischetti della Ibm: avevano un diametro di 20 centimetri l'uno e per scaricare i dati che oggi mettiamo in una chiavetta Usb ne sarebbero serviti 8mila.
Accanto alla collezione permanente, si alterneranno esposizioni. Una delle prime, è dedicata alla storia di Internet, la rete militare nata durante la Guerra Fredda e che oggi è diventata la più grande piazza pubblica del mondo.
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