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giovedì 17 giugno 2010

Siti porno, è allarme rosso

così imbrogliano i navigatori
Una ricerca dell'International Secure Systems Lab rivela che il 3,23% pullula di trappole: adware, spyware e virus.
Un "traffico dei click" smista l'utenza tra siti gratuiti e a pagamento in modo da incrementare i guadagni per tutti
Attirare un uomo su un sito pornografico è cosa facile, il difficile è non farlo "scappare" dopo una manciata di secondi.
Per tenere inchiodati gli utenti, mediamente osservatori "mordi e fuggi", i siti specializzati hanno dunque messo in piedi un sistema cyber-criminale che impedisce di uscire dalla pagina in meno di tre o quattro click.
Alcuni siti ospitano dei malware, software creati per danneggiare il computer su cui vengono eseguiti, e molti adottano tecniche illegali con l'obiettivo di raccogliere più denaro possibile dalla curiosità dei visitatori.
Non c'è da stupirsi: il 90% dei 35mila domini analizzati è gratuito, e i gestori sanno che si tratta del settore su cui più di ogni altro è possibile lucrare.
Il 3,23% di questi siti pullula di trappole informatiche come adware, spyware e virus e quasi tutti adottano Tecniche criminali per tenere i visitatori "agganciati" alla pagina.
Le più frequenti consistono nel ridirigere gli utenti, contro la loro volontà, verso altri domini affiliati (quando magari il visitatore vorrebbe solo aprire un video o guardare un'immagine).
source la Repubblica.it