Cex.io

BuyBitcoinswithCreditCard

lunedì 3 agosto 2009

Cambia il modo di ascoltare musica dalla Svezia arriva Spotify

La lotta alla pirateria si sconfigge in un solo modo: non proteggendosi ma, al contrario, rendendola legale.
Alle major e agli artisti andranno i diritti legati ai concerti e ai gadget. In quale formula, secondo quali algoritmi e in quali percentuali sono dati che agli utenti non interessano. Questo è lo scenario che sta ridisegnando il mondo della musica. Il download illegale resta ancora molto diffuso, ma sono nati e si stanno sviluppando modi sempre più evoluti per offrire musica illimitata, legale, gratis, ovunque. Spotify sta cambiando il modo di ascoltare musica perché unisce tutti questi ingredienti, compreso il social network.
Il software consente di ascoltare musica gratis, pescando in un juke-box da oltre 6 milioni di canzoni, comprese le ultime uscite e le rarità. E' legale, autorizzato dalle case discografiche: "Istantaneo, semplice e gratis. Non sarai mai lontano dalla canzone che vuoi", recita lo slogan ufficiale. La prospettiva dunque è: non più scaricare canzoni, ma ascoltarle gratis, o a prezzi irrisori, ovunque tramite pc e, in futuro, tramite telefono e tv.
E' già stata creata un'applicazione per accedere a Spotify tramite iPhone, ma non è ancora stata approvata poiché Apple vende musica tramite iTunes ma Spotify, a differenza di iTunes, è gratis e rispetto a Last.fm ha un database più ampio e consente di ascoltare tutta la canzone, non solo i primi secondi di anteprima.
Online è possibile scegliere tra due versioni, una gratuita che si finanzia con la trasmissione sporadica di messaggi pubblicitari e una "premium" al costo di 9,99 euro mensili che offre le stesse possibilità della prima senza slogan. In più è un social network, vista la possibilità di playlist collettive.
Nato in Svezia è disponibile, dall'autunno 2008, solo in Norvegia, Finlandia, Svezia, Inghilterra, Spagna, Francia. Si sta contrattando un possibile sbarco in Usa ma per l'Italia la situazione non è ancora chiara: fino a qualche mese fa era disponibile, ora non più. Gli orfani italiani, e non solo, hanno già trovato un modo per aggirare il blocco sugli IP dei paesi non inclusi.