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domenica 3 maggio 2009

"Lotta europea agli hacker: serve un Mr. antipirateria"

E' quanto sostiene sul suo sito il commissario Ue ai Media, Viviane Reding. L’esecutivo Ue parla di una “probabilità dal 10% al 20%” di un attacco informatico contro le reti internet dell’Ue nei prossimi dieci anni

L’Unione europea dovrebbe nominare un ‘Mr antipirateria’ per difendersi dagli attacchi degli hacker su internet. E’ quanto propone il commissario Ue ai Media, Viviane Reding, in un messaggio pubblicato sul suo sito in occasione di una conferenza ministeriale a Tallinn.

“L’Europa ha bisogno di un ‘Mr cyber-sicurezza’ così come ha un ‘Mr politica estera’” sostiene Reding, chiedendo che “abbia l’autorità di agire immediatamente in caso di attacchi di pirati informatici” coordinando la risposta Ue, e incaricato di sviluppare piani di sicurezza per rafforzare le difese contro gli hacker. “Continuerò a lottare affinché questo incarico venga istituito al più presto possibile”, promette il commissario.


Secondo il commissario “un’interruzione di un mese di internet in Europa o negli Usa comporterebbe perdite economiche di almeno 150 miliardi di euro”. Reding ricorda che dalla rete dipende il funzionamento di servizi essenziali come la distribuzione di energia e acqua, i servizi bancari, il traffico

stradale e aereo.
Sulla base dei recenti esempi in Estonia, Lituania e Georgia, l’esecutivo Ue parla di una “probabilità dal 10% al 20%” di un attacco informatico contro le reti internet dell’Ue nei prossimi dieci anni.


”Gli attacchi cibernetici non è sono più un gioco o una dimostrazione di intelligenza e curiosità, sono diventati uno strumento nelle mani del crimine organizzato, un modo per ricattare le aziende e le organizzazioni, per sfruttare la debolezza delle persone ma anche uno strumento di politica estera e militare, e a livello globale una sfida alla democrazia e all’economia”, sottolinea Reding.


Secondo il commissario Ue “fino ad ora i 27 Stati membri dell’Ue sono stati piuttosto negligenti” sul tema della sicurezza informatica, visto che l’Agenzia per la sicurezza della rete e delle informazioni (Enisa) rappresenta per ora solo una piattaforma per lo scambio di informazioni e non “il quartier generale europeo di difesa contro gli attacchi cibernetici”. Il problema della pirateria informatica - su cui i Ventisette, la Commissione e gli esperti discuteranno a Tallinn fino a domani - è stato affrontato anche a livello della Nato, che dopo gli attacchi del 2007 contro l’Estonia (attribuiti alla Russia da Tallinn) ha istituito un centro di sorveglianza nella capitale estone.