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martedì 24 marzo 2009

Arriva il 3D, non solo in sala così vuole conquistare i salotti

La californiana nVidia a metà aprile lancerà nei negozi 3D Vision. Occhiali con microchip integrato e schermo da 22 pollici. Per ora funziona solo con i videogame, ma è un assaggio del futuro dell'intrattenimento secondo Hollywood



Jaime D'alessandro

Il logo della nVidia che ruota a mezz'aria fuori dallo schermo è la cosa che impressiona di più. Un oggetto solido che si muove davanti ai nostri occhi, tanto concreto che vien subito voglia di allungare la mano e di toccarlo.
La tecnologia 3D entra così nelle nostre case grazie a 3D Vision, un paio di occhiali con microchip integrato da collegare al computer.
Uscita prevista a metà aprile, poco dopo l'arrivo nei cinema di Monsters vs Aliens. Primo film tridimensionale prodotto dalla DreamWorks guidata da Jeffrey Katzenberg, che del 3D è diventato ormai il profeta ufficiale.
"Sarà come l'avvento del sonoro o del colore", ha infatti ripetuto negli ultimi mesi. Ecco perché, almeno secondo lui, ci attendono nuovi e sconvolgenti esperienze visive. Ma per quel che riguarda il salotto e il sistema della nVidia, ad acquisire una nuova dimensione per ora saranno solo i videogame.

Il Kit. Il 3D Vision, occhiali più schermo da 22 pollici venduti a 500 euro circa, è pensato infatti per loro. Funziona a posteriori dato che la grafica dei videogame, essendo calcolata in tempo reale, è l'unica che può essere manipolata in un secondo momento.
L'unica che, concepita in due dimensioni, può averne tre.
La scheda del computer in poche parole, una volta calcolata l'immagine digitale, la sdoppia rendendola stereoscopica.
La centralina 3D Vision poi, che è collegata al computer tramite porta usb e comunica via infrarossi con il visore, sincronizza il tutto con gli occhiali. Le lenti a cristalli liquidi hanno due otturatori simili a quelli di una macchina fotografica che si oscurano a ritmo alternato molto velocemente. Ed ecco ricreato l'effetto tridimensionale. Sintema diverso dunque da quelli usati nei cinema, come il Dolby 3D, che per lo più usano occhiali con lenti polarizzate per motivi di costi.

Il risultato? Promettente, affascinate, deludente, secondo i videogamer. Di media funziona male con quelli di strategia e bene con i giochi in prima persona e quei titoli dove il punto di vista è al centro della scena.
Dalle corse automobilistiche di Burnout Paradise agli scontri di Call of Duty 4: World at War, ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e tutti in soggettiva, fino a Mirror's Edge. Volta per volta però la resa cambia sensibilmente, anche nei dettagli (iniziando da menu e scritte in sovraimpressione fino ai contorni di cose e figure).
Prendete Prince of Persia ad esempio, con i suoi personaggi e scenari disegnati come fossero quelli di un fumetto. 3D Vision lo trasforma di fatto in una sorta di libro animato o pop-up che dir si voglia, con le figure e sfondi bidimensionali posti su piani differenti. Ad ogni modo la stessa nVidia fornisce una lista di videogame adatti al 3D Vision dividendoli in base al loro grado di compatibilità. Lista forse troppo generosa, ma che da un'idea precisa di quel che vale la pena giocare con questa tecnologia e quel che invece rende davvero poco.

I problemi tecnici. Altro problema da tenere bene a mente è il fatto che la luminosità, per colpa dei filtri presenti sugli occhiali, cala pesantemente così come i frame per secondo. Parametro importante quest'ultimo per misurare la potenza di una scheda video e che influisce sulla fluidità delle immagini.
La scheda infatti, dovendo produrre due immagini al posto di una sola, è costretta a dividere le sue risorse. Di qui la necessità di averne una di ultima generazione sempre della nVidia, dalla GeForce 9600gt che trovate in giro a circa 100 euro in su.
E lo stesso discorso vale per il monitor, che deve poter raggiungere una frequenza di aggiornamento di 120hz. In modo da avere 60hz per occhio, considerata come soglia minima affinché non ci siano sfarfallii.
Il Samsung Syncmaster 2233rz, quello in vendita con il 3d Vision, è stato scelto per questo motivo. Ma ce ne sono anche altri, compresi quelli di vecchio tipo a tubo catodico, e presto ne arriveranno di nuovi.
Magari ben più luminosi del Samsung per compensare i filtri degli occhiali, con una frequenza di aggiornamento ancora maggiore e un tempo di risposta più basso.

Comprare tutto da capo, ancora una volta... Un assaggio della grande confusione che provocherà l'arrivo dei film in 3D nel mercato dell'home video. Perché se è vero che in Italia Monsters vs Aliens potranno proiettarlo solo in 60 sale circa, quelle attrezzate, goderselo comodamente seduti sul divano significherà dover acquistare un nuovo televisore e un nuovo lettore digitale.
Non basta infatti un tv dove c'è scritto 120hz, dato che la stragrande maggioranza di quelli oggi sul mercato possono magari ricreare un segnale a quella frequenza partendo da una trasmissione a 24, 50 e 60hz, ma non necessariamente sono in grado di accettarne una già in origine a 120hz. E così, in molti casi, toccherà ricomprare tutto da capo.
Cosa che di certo farà la felicità di tutti coloro che hanno acquistato da poco uno schermo lcd o lettore dvd o Blu-ray. Chi ha una PlayStation 3 forse però potrebbe salvarsi, almeno per quanto riguarda il lettore, perché c'è la possibilità che la multinazionale giapponese consenta di aggiornarla gratuitamente per renderla compatibile con i film in 3d e domani con i videogame. Anzi, forse potrebbe essere un'arma per recuperare terreno sull'Xbox 360 della Microsoft e sul Wii della Nintendo.

Un processo inevitabile. La cosa sicura è che Hollywood è alla ricerca disperata di un sistema che le eviti la fine ingloriosa delle major musicali massacrate della pirateria informatica e dal libero scambio di file musicali sul Web. O quantomeno che riduca il fenomeno della distribuzione illegale di film appena usciti nei cinema su Internet e che argini l'emorragia di spettatori nelle sale.
Mentre per la nVidia il 3D potrebbe essere l'occasione di rilanciare il mondo dei videogame per computer, dunque delle schede grafiche che sono da sempre il suo business principale, pesantemente in calo negli ultimi anni. Ma tutti questi progetti dovranno fare i conti con i gusti dei consumatori, che alla lunga potrebbero perdere interesse nella novità. Insomma, non resta che attendere per vedere come andrà a finire. Divertendosi magari nel frattempo con i videogame e il 3D Vision.