Cex.io

BuyBitcoinswithCreditCard

venerdì 18 gennaio 2008

"Tele2 limita il "peer to peer"

È arrivata la prima denuncia italiana per una questione che sta gonfiando di polemiche la rete internazionale: alcuni provider riescono a limitare la possibilità di peer to peer (scambio di musica, film, programmi pirati) ai propri utenti Adsl. Nello specifico, Tele2 è stata appena denunciata dall'associazione dei consumatori Aduc all'Antitrust, per pubblicità ingannevole. Il motivo è che Tele2 non informa gli utenti dei limiti che pone sul traffico peer to peer e anzi- segnala Aduc- scrive sul sito, alla sezione Domande e Risposte, che "l'accesso ad Internet è senza limiti di traffico e di consumo" e che "le nostre offerte Adsl non pongono comunque alcuna limitazione al traffico".

È evidente che Tele2 con queste parole intende che gli utenti possono scaricare una quantità infinita di dati, con l'Adsl, ma secondo Aduc è una dichiarazione che contrasta con quanto comunicato a organi di stampa (come Punto Informatico) da rappresentati dell'operatore. Di fronte alle proteste degli utenti (che stanno inondando i forum del web e le associazioni dei consumatori), Tele2 mesi fa ha affermato infatti di limitare la banda del peer to peer, al fine di garantire una migliore qualità di servizio. Di conseguenza gli utenti peer to peer scaricano a velocità ridotta; in certi momenti- secondo il coro delle proteste- non ci riescono affatto.

Il punto è che gran parte del traffico internet italiano e mondiale è generato dai programmi peer to peer, come eMule e Bittorrent; la banda disponibile è un bene limitato e se ci sono alcuni utenti (una minoranza, secondo Tele2) che la spremono a fondo per scaricare file in grande quantità, tutti gli utenti rischiano di navigare lenti. Come quando una stradina viene invasa da camion: viene intasata.

Per lo stesso motivo - evitare che il network si saturi e che la banda disponibile per ciascun utente coli a picco - anche Wind dichiara di limitare, quando necessario, la velocità del peer to peer. Gli operatori utilizzano infatti un apparato di rete in grado di identificare il tipo di traffico e di limitare di conseguenza la banda assegnata alle applicazioni peer to peer. Si noti che Telecom Italia, Tiscali e Fastweb dichiarano invece di non limitare il peer to peer.

Il che, secondo Aduc, solleva due problemi. Primo, di pubblicità ingannevole, perché gli operatori non ne informano gli utenti. Secondo, è da valutare se queste limitazioni siano consentite dal codice che regola le attività dei provider. Aduc scommette di no, ma la questione non è chiara a livello internazionale, perché nessuna Autorità del settore si è pronunciata in modo esplicito a riguardo.

Keep reading from la Repubblica.it