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giovedì 17 gennaio 2008

L'uso di internet in Italia arriva al 43%

I beni tecnologici più diffusi in Italia rimangono la televisione e il cellulare, ma nelle famiglie italiane nel 2007 è cresciuto molto anche l'uso del personal computer e di internet, oltre che dell'antenna parabolica e della banda larga (mentre è diminuita la quota di connessioni a banda stretta). Nonostante i progressi, per diffusione di internet tra le famiglie l'Italia rimane al diciottesimo posto nella Ue (con un tasso di penetrazione del 43% rispetto alla media europea del 54%), vicina alla Polonia (41%) e alla Lituania (44%) ma lontanissima da Paesi come Olanda e Svezia che registrano un tasso di penetrazione quasi doppio.

I principali utilizzatori delle tecnologie avanzate risultano i giovani e le persone che esercitano professioni intellettuali. Tra i nuclei con capofamiglia operaio e quelli nelle quali il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista c'è una differenza di oltre 32 punti percentuali nel possesso di un computer e di 37,7 punti nell'accesso a internet da casa. In forte svantaggio anche il Sud rispetto alle altre aree del Paese: il divario nel 2007 è anzi aumentato rispetto alla diffusione del pc e della banda larga. La distanza decresce solo per la diffusione di cellulari e consolle per i videogiochi.

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