• Google sta indicizzando migliaia di conversazioni condivise tramite ChatGPT, rendendole accessibili pubblicamente attraverso una semplice ricerca online, sollevando preoccupazioni sulla privacy.
• Il problema riguarda i link generati con la funzione "Share" di ChatGPT, che, se archiviati e resi accessibili ai crawler di Google, espongono le conversazioni nel motore di ricerca.
• Le conversazioni indicizzate possono contenere informazioni personali sensibili, come esperienze di abuso, problemi di salute mentale o riferimenti geografici, anche se non direttamente associate al nome dell'utente.
• Per proteggere la propria privacy, è possibile cancellare le chat condivise accedendo al proprio profilo ChatGPT, andando su Impostazioni > controllo dati > link condivisi e rimuovendo manualmente gli URL pubblici.
• Questo problema evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza sui contenuti che condividiamo online e sull'impatto che possono avere sulla nostra privacy, come accaduto anche con Meta AI.