Gli utenti Mac lo pensano per via dell’ereditata robustezza dai sistemi UNIX, al contrario gli utenti Windows che difendono la propria piattaforma, affermano che appena il 5% dello share, indice di una scarsa diffusione, non è sufficiente a spingere gli hacker a considerare Mac come un vero e proprio target da colpire.
Stando però agli esperti di sicurezza di iSec, entrambi questi “credo” sono errati, dimostrando anzi al BlackHat Conference di quest’anno che Mac OS X è significativamente più vulnerabile rispetto a Windows 7.
A prima vista non sembrerebbe, almeno conteggiando solamente il numero delle vulnerabilità che hanno afflitto tutti e due i sistemi operativi negli ultimi tre anni (1151 per Mac OS X e 1325 per Windows).
Messi però a confronto sugli attacchi di rete, il sistema operativo Mac palesa una serie di patologiche carenze di sicurezza.
In particolare, sempre a detta degli esperti di iSec, le sue componenti server presenterebbero meccanismi di autenticazione fallati o comunque deboli.
Al contrario le versioni più recenti di Windows sembrerebbero essere molto più sicure sotto lo stesso aspetto. In realtà a questo punto occorre sfatare anche un altro falso mito.
Se gli hacker avessero ignorato OS X per via della sua scarsa diffusione nel mercato, così come sostenuto da chi parteggia per Windows, queste vulnerabilità non sarebbero mai venute alla luce. Gli utenti Mac non sono poi aiutati nemmeno dal loro falso senso di sicurezza.
Molti tra essi considerano infatti il proprio sistema operativo invulnerabile agli attacchi del malware o degli “agenti umani” con intenzioni poco amichevoli e questo anche a causa di messaggi pubblicitari distorti, inneggianti alla robustezza dell’ambiente, diffusi dalla stessa Apple.
Proprio per questo motivo, statisticamente, i possessori di un Mac sono oggi più esposti ad attacchi di social engineering rispetto agli utenti delle altre piattaforme.
Security Expert: Windows 7 Is More Secure Than Mac OS X
source DUKE ITALIA - Tech