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venerdì 18 settembre 2009

Fenomeno Netbook, l'ebbrezza della connessione ovunque

I “Netbook” sono il fenomeno del 2009 per il mercato dell’informatica.
E’ molto difficile non averli mai visti o non averne sentito parlare: sebbene la parola “netbook” sia un marchio registrato dal costruttore Psion c’è una spinta generale a trasformarla in nome comune di cosa per indicare, computer leggeri, grandi meno di un quadernone, a basso prezzo.
Probabilmente devono la loro fortuna commerciale anche al nome azzeccato, naturalmente familiare tanto da entrare immediatamente nel gergo e nei depliant della grande distribuzione organizzata.
Nel giro di pochi mesi, anche chi non era stato tentato dall’acquisto di computer portatili costosi o pesanti ha cambiato idea, provando l’ebbrezza del computing everywhere o dell’essere sempre connessi: una delle caratteristiche basilari del sistema netbook è, infatti, la possibilità di connettersi alla rete in uno dei molti modi contemporaneamente possibili.

Sul piano materiale un netbook è un vero, piccolo computer pensato per essere molto leggero, molto parco nei consumi elettrici – per questo non ha un processore centrale con grande capacità di calcolo - e quindi portatile. Un netbook pesa poco più di un chilogrammo, comprese le batterie, contro i circa tre chili dei portatili tradizionali.
In generale tutti i modelli sono molto simili tra loro basandosi su pochi schemi costruttivi standard (essenzialmente la piattaforma Intel Atom) usati da tutti i marchi.
Non possiede un lettore di dischi ottici, quindi non si può usare per vedere DVD, anche per consumare meno energia possibile.
I primi modelli avevano anche rinunciato all’uso di un tradizionale hard disk meccanico offrendo una memoria di massa allo stato solido di minima capacità (più o meno come una schedina SD per macchina fotografica, per intenderci) una manciata di gigabyte appena sufficienti per accogliere un sistema operativo e qualche dato.
E’ chiaro, quindi, quanto l’ideale bilancia che governa le scelte costruttive e di acquisto veda su un piatto la potenza e sull’altro la durata delle batterie, le due caratteristiche fra loro in proporzione inversa.
Una recente ricerca ha evidenziato che oltre la metà degli acquirenti, all’oscuro di questa legge per il momento ineluttabile, si sono dimostrati insoddisfatti delle prestazioni del loro ultimo acquisto (piccolo ed economico) al momento di usarlo veramente, per i compiti di tutti i giorni.
E’ quindi il caso di riflettere sul concetto di netbook, dai diversi punti di vista possibili, soprattutto tenendo a mente il proprio ovvero le proprie necessità d’uso.