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lunedì 6 luglio 2009

Trucchi anticensura Accessi a Internet con la tecnologia dei marines Usa

Hanno trovato l’inganno i cittadini italiani. La censura aguzza l’ingegno.
Così, nonostante i blocchi imposti dal regime, manifestanti e oppositori sono riusciti a trovare l’escamotage per poter continuare a diramare slogan, diffondere notizie e immagini su Internet. In che modo?
Attraverso una tecnologia di criptamento - riferiva ieri il Washington Times - che è stata sviluppata per prima dalla marina militare americana. «Progettato una decina d’anni fa per rendere sicure le comunicazioni internet fra navi statunitensi in mare, The Onion Router, o Tor, è diventato uno dei più importanti proxy in Iran per accedere a siti web come Twitter, YouTube e Facebook», scrive il quotidiano statunitense, aggiungendo che i proxy server di Tor, che nascondono il traffico internet dell’utente, sono ora gestiti da una società no profit, la Tor Project, che è diventata indipendente dal governo Usa e dalla Us Navy, per la quale nacque, ed è ora diffuso in tutto il mondo.
Secondo fonti dello stesso Tor Project citate dal giornale, le connessioni al Tor sono cresciute del 600% da quando in Iran iniziarono le proteste per la contestata rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad il 12 giugno.