NEW YORK — Su Gizmodo. com Mark Wilson è inviperito. «La copertura WiFi sugli aerei entusiasma solo il mio capo — tuona il blogger informatico — che in questo modo mi costringerà a lavorare 24 ore su 24 e da ogni angolo del pianeta.
Grazie alle linee aeree non riuscirò mai più a schivare il lavoro».
Se viaggiando quest’estate vedrete il vostro vicino di poltrona in aereo navigare in Internet, non date insomma per scontato che lo faccia per svago o passione. La maggior parte delle persone che in America usano le nuove tecnologiche per accedere al WiFi ad alta quota sui voli di linee aeree quali Delta, American Airlines e United, lo fanno per lavoro, non per ricreazione. Non è dunque strano se, a un anno e mezzo dal suo debutto ufficiale negli States, i detrattori della connettività in flight superano i fan. «Le implicazioni del WiFi a bordo sono più culturali che tecnologiche », mette in guardia il New York Times che celebra le esequie dell’era in cui «un lungo viaggio in aereo era l’ultima oasi di pace e silenzio a prova di BlackBerry e di e-mail».