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giovedì 20 dicembre 2007

Hard disk addio: arrivano i pc con la memoria solida

«Solid state». Stato solido. Quante volte abbiamo visto questa scritta sulle vecchie radioline tascabili, quelle che in molti chiamavano «transistor». Già perché non erano realizzate con le fragili, e non certo "solide", valvole termoioniche ma proprio con i transistor: con il silicio semiconduttore. E ora anche i pc stanno entrando nell'era dello stato solido: arriva la rivoluzione Ssd, alias Solid state drive ovvero la «memoria di massa» del prossimo futuro che manderà in pensione, in molte applicazioni, i dischi fissi, ovvero gli Hdd, gli hard disk drive cuore dei computer e dei mediaplayer/recorder.
Toshiba sta per introdurre una nuova serie di drive a stato solido di alta capacità: 32, 64 e 128 Gb. Una capienza idonea per realizzare un pc. Si basano sulla tecnologia delle flash memory Nand. Nessun meccanismo, nessun motore, nessuna microtestina che «vola» su sottili dischi magnetici sigillati perché un granello di polvere li distruggerebbe. E anche niente rumore: silenzio assoluto e robustezza, al contrario degli dischi fissi che quando subiscono urti sono dolori tant'è che i migliori notebook montano il «paracadute». Ma i vantaggi dello stato solido sono anche energetici e prestazionali. Gli Ssd consumano meno energia e questo si traduce in una maggiore durata delle batterie. Inoltre, il tempo di accesso ai dati è superiore a quello dei tipici Hdd montati nei notebook e nei desktop di classe mainstream. Gli Ssd pesano nettamente meno rispetto ai dischi fissi e questo vuol dire laptop ultraleggeri e ultrasottili.
Toshiba ha pianificato la produzione su larga scala a partire dal primo trimestre del 2008. I prezzi non sono popolari ma sono fatalmente destinati a calare così come crescerà la capacità.

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