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martedì 6 novembre 2007

Il Linux più facile che c’è Ubuntu 7.10

Si può considerare Ubuntu 7.10 almeno nel momento in cui scriviamo è la distribuzione Linux più semplice e al contempo avanzata in circolazione ...

Come consuetudine, Ubuntu Desktop nasce con almeno tre vestiti diversi, oltre alla versione Server: la versione originale si basa sull’ambiente grafico Gnome (giunto alla versione 2.20); Kubuntu sfrutta Kde 3.5.8 e Xubuntu Xfce 4.4.1. Completano il quadro i meno conosciuti Edubuntu (come suggerisce il nome, è orientato all’educational, ovvero alle scuole) e Gobuntu, che non prevede software a sorgenti chiusi.

Ubuntu 7.10, in qualsiasi forma venga distribuito, si basa sul kernel 2.6.22, il server grafico Xorg 7.3, il browser Web Firefox 2 e la suite OpenOffice 2.3.
Da notare che, sul fronte sicurezza, fa la sua comparsa AppArmor, implementazione di un framework molto robusto che lavora in maniera trasparente (diciamo che dovrebbe creare problemi all’alternativa SE Linux) rispetto all’utente. AppArmor lavora in background, impedendo l’accesso delle applicazioni a determinati componenti del sistema operativo nel caso in cui essi vengano compromessi.

Ciò premesso, l’installazione di Ubuntu 7.10 non reca sorprese: inserito il Cd, questo parte in modalità live e dà la possibilità di installare il sistema operativo sull’hard disk, ridimensionando o cancellando eventuali partizioni Windows. Rimarchevole la presenza di un wizard che permette di importare utenze, documenti e persino l’immagine di sfondo del proprio account Windows: mai prima d’ora una configurazione dual boot è stata più facile da ottenere.

Una gioia per gli occhi
La versione 7.10 di Ubuntu, oltre a segnalare la presenza di driver binari per eventuali dispositivi che ne abbiano bisogno (i driver nVidia o Atheros, per capirci) e a permettere finalmente l’accesso in lettura/scrittura ai filesystem Ntfs, presenta Compiz Fusion.

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