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lunedì 11 febbraio 2019

Cybersecurity e la piaga delle password riciclate

L’uso della stessa password su più account è un fenomeno molto diffuso ed espone l’utente ad un rischio concretissimo di violazioni e furto dei propri dati su diverse piattaforme.
Sono sempre più comuni i casi di attacchi informatici che sfruttano una singola password trafugata per accedere a più account del medesimo utente. 
Dalla ricerca è emerso anche che meno di un quarto (il 23%) degli intervistati ritene che adottare password lunghe sia una buona pratica per la sicurezza. E solo il 24% ha dichiarato di utilizzare un password manager.

Il 60% del campione ha inoltre affermato che gli risulta difficile ricordarsi la propria password. Dunque è probabilmente che queste vengano semplicemente annotate su un file di testo, quando non su carta, facilmente accessibile.

A livello generazionale emergono inoltre delle differenze interessanti tra gli intervistati. Chi ha tra i 16 ai 24 anni usa più spesso l’autenticazione a due fattori (2FA) e aggiorna con regolarità il proprio parco applicazioni.

Chi invece ha più di 50 anni tende maggiormente ad usare una singola password con più account. Dunque possiamo notare una maggiore predisposizione alla sicurezza nei più giovani rispetto a chi è più anziano.

Per migliorare la nostra sicurezza il team di Google consiglia comunque di seguire 4 semplici regole:
  1. tenere il proprio parco software sempre aggiornato, in modo da ridurre la superficie d’attacco presente sui nostri sistemi.
  2. Utilizzare password uniche per ogni servizio, cosi da evitare furti di dati su più account contemporaneamente.
  3. Usare la verifica in due fattori.
  4. Impostare un numero di telefono o un indirizzo email secondario da usare come riferimento per il ripristino dei propri account in casi di emergenza.
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