Il contagio informatico "più grave della storia", che nel giugno 2017 partì dall'Ucraina, sarebbe stato orchestrato da Mosca.
America e Inghilterra denunciano un grave attacco degli hacker russi, direttamente controllati dall'esercito, ai danni dell'Ucraina e da lì verso il mondo intero.
"Il più grave della storia" secondo gli Stati Uniti.
Il cyber-attacco risale al giugno scorso e non fece danni solo in Ucraina, da lì provocò un contagio globale, secondo i comunicati emessi oggi in parallelo da Washington e Londra.
Le stime della Casa Bianca indicano che l'offensiva a base di "ransomware" (virus che esigono pagamenti di riscatti), denominata NotPetya, fece danni per miliardi di dollari in Europa, Asia, e le Americhe.
La Casa Bianca avverte il governo di Vladimir Putin che la Russia "pagherà le conseguenze" di questo attacco informatico orchestrato dai suoi militari.
Non ci sono dettagli su quali conseguenze, se sotto forma di nuove sanzioni, voglia infliggere l'Amministrazione Trump.
Anche Londra, per bocca del ministro della Difesa Gavin Williamson, accusa la Russia di "calpestare ogni regola" e annuncia che il Regno Unito reagirà.
Mosca ha smentito di essere dietro questo attacco e ha definito "russofobiche" le accuse occidentali.
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