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venerdì 18 dicembre 2009

Reti low cost e aiuti dai privati così le città diventano wireless

A Roma, Genova e Firenze il wi-fi gratuito che batte la crisi.
Pochi i fondi disponibili ma si rimedia con la collaborazione fra soggetti pubblici e privati

Internet gratis a tutti i cittadini, per diffondere la cultura e sostenere il turismo.
È il sogno delle pubbliche amministrazioni locali, e alcune lo stanno realizzando con progetti low cost.
A Roma, Firenze, Genova e in altre città, infatti, sono state create ampie reti wi-fi, cioè senza fili, in luoghi pubblici o all'aperto, facendo economie perché i bilanci non consentono grandi investimenti.
Si fa di necessità virtù: i fondi disponibili sono pochi e quindi si rimedia con la collaborazione tra soggetti differenti, pubblici e privati insieme.
E pazienza se gli enti locali si ritrovano soli, in questa missione, poiché dallo Stato la diffusione delle reti wireless è ostacolata da leggi e balzelli che non hanno analoghi esempi nel resto d'Europa.

Un caso è quello di Provincia Wi-Fi, il progetto più esteso in Italia, che a oggi ha attivato 200 punti di accesso a Roma e in una sessantina di comuni limitrofi.
Finora sono stati spesi 350mila euro.
Si è riusciti a contenere le spese con l'idea di una "rete arlecchino", formata da hot spot non solo del Comune, ma anche di altri enti pubblici, come ospedali e università, e soggetti privati (bar, ristoranti, associazioni, circoli sportivi).
L'utente naviga ovunque nella provincia con la stessa password, che si deve procurare una volta sola.
La pubblica amministrazione, in questo caso, ha avuto il ruolo di catalizzare diverse risorse, coordinare il progetto e creare un sistema unico per identificare l'utente.

la Repubblica.it