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venerdì 4 dicembre 2009

Arrivano i tempo-fonini, gioielli degni di James Bond

I nuovi orologi hi-tech con l'obiettivo di conquistare l’uomo della strada senza rinunciare al lusso


Orologi hitech, assieme a potenti auto e belle donne, sono stati da sempre il segno distintivo di James Bond. La spia segreta al servizio di Sua Maestà, ha iniziato con Sean Connery nel film «Agente 007-Licenza di uccidere» indossando un Rolex Submarine.
A dire poco particolare, poiché era equipaggiato con un magnete per deviare proiettili e una ghiera rotante capace di segare oggetti metallici.
Da allora è stato un crescendo di «diavolerie tecnologiche » da mettere al polso, studiate dal maggiore Boothroyd della sezione Q. A partire dall’orologio svizzero Breitling munito di contatore geiger, fino ai Seiko giapponesi capaci di ricevere messaggi via etere.
Una (pre)visione del grande scrittore Fleming, fatta con largo anticipo di quanto sarebbe accaduto vent’anni dopo con gli Sms.
Allora venne inserita anche una mini-scrivente in grado di fare uscire il testo stampato da una fessura della cassa. Così in mezzo secolo di onorata carriera cinematografica, Bond ha elevato l’orologio di lusso da status symbol a strumento di difesa e comunicazione.
Sembra banale affermarlo, ma quello che abbiamo visto su grande schermo sta diventando realtà per l’uomo della strada. Perché ormai siamo in piena era dei tempo-fonini, gli orologi multifunzione che racchiudono all’interno le potenzialità di un cellulare.
Misurare il tempo con la precisione del milionesimo di secondo diventa poi un accessorio.

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