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giovedì 11 giugno 2009

Francia: Consiglio costituzionale boccia la legge sulla pirateria web, va riscritta

Per i saggi solo il giudice può decidere se sospendere o meno la connessione a internet dei cittadini

PARIGI (FRANCIA)
- Alla fine il governo francese non ce l'ha fatta. Il Consiglio Costituzionale francese ha censurato infatti la disposizione più controversa della legge contro la pirateria su Internet adottata lo scorso maggio in Francia, che prevede la sospensione della connessione ad internet per i pirati recidivi. Secondo i «saggi» del Consiglio Costituzionale, la libertà di comunicazione ed espressione garantita dalla Dichiarazione dei Diritti dell'uomo implica infatti anche «la libertà di accedere ai servizi di comunicazione al pubblico on line».

«POTERE CHE SPETTA SOLO AL GIUDICE» - Per questo, scrive il Consiglio in un comunicato, è solo il giudice che può decidere se sospendere o meno la connessione al web. Il potere di sanzione era stato invece attribuito ad una nuova authority, l'Hadopi, da cui la legge prende il nome, creata apposta per vigilare sulla protezione ed il rispetto dei diritti d'autore su internet. Il ministro della cultura Christine Albanel ha accolto i rilievi del Consiglio costituzionale e proporrà di modificare la legge in direzione di quanto sostenuto dai «saggi»della consulta. Era stato il partito socialista a chiedere l'intervento del Consiglio Costituzionale, qualche giorno dopo l'adozione della legge, sostenuta fortemente dal presidente Nicolas Sarkozy e difesa in parlamento dall' Albanel. Il provvedimento era arrivato due volte all'Assemblea nazionale prima di essere votato.