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venerdì 20 marzo 2009

Microsoft Surface è già «2.0»

In fase avanzata di sperimentazione la seconda versione del tavolo-Pc: si chiamerà «Second light»


Emanuela Di Pasqua

L’annuncio è stato dato nel corso del South and South West Festival Interactive di Austin, in Texas: Surface, il computer racchiuso in un tavolino da caffé che capisce i comandi dati con le dita, è già oltre sé stesso e l’azienda di Redmond si sta ormai preparando alla fase 2.0 del prodotto.
Ad appena un anno dal suo debutto ufficiale e a otto anni di distanza dalla nascita del progetto, il dispositivo utilizzato soprattutto negli hotel e nei luoghi di intrattenimento pubblico prenderà il nome di Second Light.
Come fa notare Erik Klimczak, direttore creativo di Clarity Consulting (che produce applicazioni destinate a Surface), Second Light sarà dotato di un display a maggior risoluzione e di videocamere ad alta definizione, ma soprattutto sarà ancora più avanti nel rapporto tra uomo e macchina.

ADDIO BOTTONI – La filosofia è la stessa di Surface e si basa sull’interazione diretta tra uomo e schermo, senza passare per tastiera o mouse, di cui iPhone può essere considerato il pioniere del mercato di massa.
I «bottoni» vengono sostituiti dal tocco e i contenuti digitali possono essere manipolati dall’utente attraverso movimenti naturali: appoggiando il cellulare, la videocamera o la macchina fotografica digitale sul tavolino-Pc si possono trasferire immagini e video semplicemente trascinandoli.
E nella prossima versione, si potranno anche visualizzare immagini sovrapposte, come le rappresentazioni satellitari di un territorio perfettamente coincidenti con una mappa.

SURFACE 2.0 – Lo sviluppatore della seconda generazione di Surface si chiama Joe Olsen e l’erede del tavolo-schermo è ancora in divenire. Ma se nel presente è già possibile spostare oggetti e aprire file semplicemente muovendo le dita, in futuro questo avverrà senza nemmeno bisogno del tocco.
Infatti, quello che trapela per il momento è che sarà dotato di sensori a infrarossi in grado di interpretare i gesti e i movimenti senza nemmeno sfiorare lo schermo, lanciando programmi e consumando contenuti in modo quasi magico. Per poter«"mettere le mani» su Second Light, però, dovranno passare ancora due o tre anni.