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martedì 17 febbraio 2009

Debutta Wired Italia

Il conto alla rovescia sta per finire: il 19 febbraio sbarca nelle edicole l’edizione italiana di Wired.
Antonio Prudenzano

A guidarla, l’ex direttore de Il Romanista Riccardo Luna. Che sta lavorando a pieno ritmo a questo progetto targato Condé Nast da quasi un anno, e con Affaritaliani parla in anteprima con soddisfazione del boom degli abbonamenti: “E’ strepitoso, abbiamo già raddoppiato le previsioni iniziali. Le cifre precise, però, le daremo il 18 febbraio, nella conferenza stampa di presentazione”. Anche a livello di raccolta pubblicitaria, nonostante la crisi che sta attraversando il settore, Wired Italia ha iniziato benissimo.
Così Riccardo Luna sull’argomento: “Per il primo numero abbiamo fatto il pieno. Speriamo che le cose vadano bene anche per i numeri successivi…”.
Sempre il 18 febbraio, a Milano, città dove ha sede la rivista, Wired festeggerà il suo arrivo nel nostro paese: “Abbiamo indetto un concorso su Facebook (nel gruppo dedicato al nuovo mensile) per permetterà a una decina di futuri lettori di prendere parte alla festa. C’era un enigma da risolvere. L’idea, a giudicare dal numero dei partecipanti, è piaciuta molto”.

Wired è la rivista “cult” per eccellenza. Nata nel 1993 con sede negli Usa, a San Francisco, è considerata la “Bibbia della tecnologia” in tutto il mondo, grazie alle firme prestigiose, alla grafica all’avanguardia e a uno sguardo giornalistico del tutto innovativo. “Punto a portare in Italia le stesse caratteristiche che hanno garantito a Wired il primato nel suo ambito. I lettori italiani troveranno le grandi storie e i grandi personaggi che cambieranno il pianeta. Solo il 20% dei contenuti sarà preso dall’edizione originale americana. Il restante 80% sarà prodotto dalla redazione italiana, e da chiunque abbia voglia di collaborare”. A questo proposito, lo stesso direttore sottolinea di essere aperto “alla collaborazione di tutti quelli che proporranno qualcosa di interessante e nuovo, anche e soprattutto attraverso la Rete”. Tra i collaboratori illustri che scriveranno già dal primo numero, Riccardo Luna annuncia ad Affari Luca Sofri, Paolo Giordano, Gianluca Nicoletti e Vito Di Bari.