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venerdì 2 gennaio 2009

Tanti libri per tanti Geek


C’è stato un tempo in cui il termine Geek rimandava ad un immaginario da pura sottocultura tecnologica, popolata da individui brillanti ma tendenzialmente sociopatici, chiusi nei loro scantinati con i loro computer ed indifferenti alla realtà circostante. Poi la tecnologia, silenziosamente, ha smesso di essere una forma arcana di relazione tra uomini apparentemente geniali e problematici ed i loro computer, entrando nella quotidianità di tutti e accompagnando una parte sempre maggiore del nostro tempo vitale. Oggi siamo in piena rivendicazione dell’«orgoglio geek»: fioriscono siti di gadget dedicati (uno a caso: www.thinkgeek.com con autoironici oggettini del desiderio come la «Personal Soundtrack shirt» o il minifrigorifero con porta USB), eventi mondani come l’italianissimaGeek Girl Dinner e un numero impossibile da definire di blog, che vanno dall’orizzonte colto e bibliografico della Geek Librarian ai consigli ipertecnici dello Zio Geek.

E’ complicatissimo cercare di definire un unico profilo per i Geek (sebbene Lars Konzack, un professore danese, abbia provato a definire la Geek Culture): per come li conosciamo attraverso la rete hanno interessi che spaziano dai cartoni animati (preferibilmente, ma non solo, i manga più di nicchia), alle serie tv (da Lost ad alcune che conoscono solo loro), dalle minuzie hardware alle analisi sociologiche, dai videogiochi alla ricerca filologica. Ma, oltre alla passione per innovazione e tecnologia, ci sono un paio di tratti che li unisce quasi tutti: leggono bene l’inglese (ci mancherebbe), amano i libri e leggono molto (in rete, su carta, ovunque trovino qualcosa che li appassioni). Quindi, se abbiamo un amico geek, un libro per natale è un dono sicuro. Ma bisogna fare attenzione a scegliere quello giusto: proviamo, in modo semiserio, a tracciare dei profili.

Il preciso. Il suo motto è «preferisco controllare bene gli strumenti che ho e sapere bene come funzionano» (questa la devo all’amico e giornalista Alessandro Longo) e non lascia nulla, ma proprio nulla, al caso. Il suo computer se lo è costruito da solo, scegliendo con estrema cura tutti i componenti. Conosce ogni segreto dei programmi che usa e si appassiona seguendo l’evoluzione tecnica di una applicazione. Può emozionarsi per il successo di una installazione di Wordpress o di un mail server. Il suo blogger di riferimento è Andrea Beggi e spazia nelle letture tra siti come TechCrunch e covi di specialisti dei temi più tecnici.

Per regalare un libro al «Preciso» occorre fare attenzione ed ascoltarlo un po’, cercando di pescare tra gli acronimi e le cose esoteriche di cui parla per poi rintracciare un volume adatto, magari cercandolo nel catalogo di O’Reilly. Un’alternativa per tutte le stagioni può essere il richiamo alla cultura hacker, pescando tra un paio di titoli classici come L' etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione e Giro di vite contro gli hacker. Legge e disordine sulla frontiera elettronica.

Il macchista. Come un fumatore raffinato, è un appassionato del gesto estetico. Arriva ed estrae il suo ultimo portatile Apple dalla borsa, pregustando l’Oh! degli astanti. Accarezza il touch screen del suo iPhone mentre gli altri gli parlano, per comunicare intensità. Chiude gli occhi con espressione compresa quando preme Play sul suo iPod. E non capisce bene perché non possa avere un’auto Apple, una cucina Apple e una fidanzata (o un fidanzato) Apple. Il macchista è facile da accontentare: Emozione Apple. Fabbricare sogni nel XXI secolo o iCon Steve Jobs. The Greatest Second Act in the History of Business. Ma se volete essere ricercati, procuratevi una copia di Pixar Inc. Storia della Disney del Terzo Millennio.

L’immaginativo. Il suo regno sono i riferimenti culturali e trova sempre nella letteratura un indizio, una frase, un’immagine che ha preconizzato o anticipato quanto vediamo oggi. Per stupirlo, rompetegli gli schemi. Se è un appassionato di computer, ragalategli La macchina della realtà, con i suoi computer dell’era vittoriana. Se è appassionato di Second Life il libro che fa al caso vostro è Snow Crash con la sua nozione ante-litteram di metaverso. Ma se volete davvero stupirlo, regalategli Il libro di Fisica di Isaac Asimov.

L’analitico. Vuole capire e descrivere lo spirito del tempo, attraverso le reti ma soprattutto attraverso le persone che le popolano e i loro comportamenti. E’ sempre alla ricerca di nuovi paradigmi e vive la sua vita in modo comparato: oggi sì, ma rispetto a ieri. Se lo vedete interessato al versante aziendale, stimolatelo con Societing. Altrimenti pescate in qualche testo americano poco conosciuto qui da noi. Come Coming of Age in Second Life: An Anthropologist Explores the Virtually Human oppure The Future of Reputation: Gossip, Rumor, and Privacy on the Internet.

Il giocatore. Tipo difficile, può essere giocatore da console o giocatore daMMORPG, con tutte le variabili intermedie. Per farlo felice però può bastare Game Writing: Narrative Skills for Videogames oppure qualcosa che gli tocchi la corda sentimentale sul versante del “quanti ricordi”: The Ultimate History of Video Games: From Pong to Pokemon--The Story Behind the Craze That Touched Our Lives and Changed the World.

Il device. Più che un individuo è una metonimia, la sua identità è espressa attraverso i suoi strumenti di culto. Ma è facilissimo da accontentare, basta guardare che cosa usa invece di guardarlo negli occhi. Per poi regalargli BrandSimple: How the Best Brands Keep it Simple and Succeed oppure Made to Stick: Why Some Ideas Survive and Others Die.

Naturalmente questa lista è solo un gioco per parlare di libri e della cultura di oggi, non pretende di essere esaustiva. Come vi direbbe il vostro amico Geek: approfittate di questi link per iniziare nuove navigazioni e nuove scoperte.