Cex.io

BuyBitcoinswithCreditCard

venerdì 9 gennaio 2009

Abbiamo provato Windows 7 più leggero e "trasparente"




di TIZIANO TONIUTTI
Una svolta rispetto all'insuccesso di Vista. Nella versione beta del nuovo sistema operativo, più funzionalità e uno sguardo al mondo "touch"

Abbiamo provato la versione beta, anticipazione di quella che arriverà nei negozi tra qualche mese, il verdetto è questo: Windows 7 non è Windows Vista con un nuovo vestito.

Era il timore degli utenti del sistema operativo di Microsoft annunciato ufficialmente in questi giorni al CES di Las Vegas: la nuova incarnazione di Windows, poco più di un maquillage grafico dello sfortunato Windows Vista. Invece non è così.

Vista nonostante le raffinatezze estetiche e qualche evoluzione nelle funzionalità, non ha incontrato i favori del grande pubblico, che ha continuato a preferirgli l'ormai vetusto Xp. Sul campo dal 2001, arrivato al terzo aggiornamento "serio" e decisamente più utilizzato in ambito produttivo. La pratica del "downgrade" a livello globale, ovvero della scelta di un software non all'ultima versione, è diventata quasi un fenomeno pop proprio con la massa di acquirenti di nuovi computer che, trovando Vista preinstallato, richiedevano espressamente ai produttori di Pc di "retrocedere" a Xp.

Windows 7 prova a recuperare gli utenti delusi da Vista e quelli nel frattempo passati al Mac o alle varie distribuzioni di Linux. Cercando di evitare ulteriori emorragie, con un sistema operativo in grado di soddisfare e se possibile anticipare le necessità degli utenti di oggi e di domani. Windows 7 è un sistema che nasce necessariamente strabico, con un occhio rivolto all'utenza di base e un altro ai professionisti.

Ma si tratta, beta alla mano, di uno strabismo di Venere, botticelliano, un difetto necessario e anzi fondamentale, in un quadro già sorprendente.

Allo stato attuale Windows 7 non è molto diverso dalla versione "Milestone 3" che i più arditi avevano scaricato (illegalmente) e installato prima dell'estate. La differenza è che ora tutto quello che era nascosto e instabile in quella versione è disponibile in primo piano e pienamente funzionante. Questo Windows 7 beta insomma non è molto diverso da quello che sarà il definitivo, almeno a livello di funzionamento.

Cosa c'è di nuovo? Ecco le innovazioni principali.

1.
Oltre a una completa riprogettazione del motore del sistema, i cambiamenti a livello di interfaccia con l'utente non sono pochi. E alcuni obiettivamente disorientano. Anzitutto la barra degli strumenti cambia forma e comportamento. Adesso è un po' il centro di tutto quello che è possibile fare e che avviene sul computer.

Serve per lanciare applicazioni, interagire con queste (attraverso comodi elenchi di attività strutturati, in effetti molto funzionali e intuitivi) e vedere cosa è aperto e cosa sta "girando" sul pc. In generale l'interfaccia utente è più pulita e meno caotica di quella di Vista ma in varie occasioni ci si può trovare di fronte a degli affastellamenti di icone, che indicano le attività in corso mescolate alle applicazioni eseguibili, una logistica non chiarissima da interpretare.

La "barra" è comunque una delle parti di Windows 7 evidentemente ancora in lavorazione, ed essendo la parte del sistema operativo in cui si concentrano tutte le attività dell'utente, una di quelle che riceverà più attenzioni prima del rilascio finale. Significativo come Microsoft ascolti le impressioni degli utenti: il rilascio di questa beta serve proprio ad ottenere un responso da esterni all'azienda per capire dove e come migliorare il nuovo sistema operativo.

Un'altra innovazione importante di W7 sono le "librerie", che superano il concetto di cartella. In sostanza le librerie sono delle cartelle virtuali, che raccolgono in un solo spazio tutti i contenuti di un certo tipo, anche distribuiti su un network. Per un utente che ad esempio abbia tre Pc in casa, ognuno con sette cartelle diverse di fotografie, disseminate su cinque hard disk diversi, Windows 7 produrrà un'unica libreria che rimanda a tutti i contenuti fotografici disponibili su quei computer, indicizzandoli e mantenendoli aggiornati. Diverse le novità anche per Aero, la funzionalità grafica che rende "trasparenti" le finestre sullo schermo. "Aero dock" permette di ancorare le finestre in sezioni automatiche sullo schermo solo spostandole col mouse in una direzione, "Aero Peek" permette di vedere attraverso le finestre in trasparenza, fino al desktop, senza chiudere tutte le finestre.

Non va sottovalutato che Windows 7 incorpora degli elementi del progetto Surface, la tecnologia "multitouch" di Microsoft. Il nuovo sistema operativo nasce già pronto per essere controllato con le mani, su schermi capaci di recepire e interpretare i comandi tattili. E non con un solo dito: il supporto al multi-tocco, per gestire documenti, finestre e applicazioni, è una realtà da tempo nei prodotti Apple (iPhone, iPod Touch) e Microsoft segue la linea di quella che sarà la principale innovazione nei sistemi di controllo nei prossimi anni.

Per quello che si può vedere finora di Windows 7 beta, e con i limiti - seppure pochi - del prototipo che ancora è, quelli che erano i problemi di Vista appaiono già come un ricordo.

Anzitutto è un sistema operativo più leggero, e attualmente non comprende i programmi di classico accompagnamento a Windows, come Windows Mail e Movie Maker. Forse compariranno nella versione definitiva ma per ora non ci sono, ma nulla vieta di installare Live Mail o Thunderbird.

L'apparato di funzionamento di Windows è stato snellito e ottimizzato e le esose richieste di Vista in termini di potenza del sistema sembrano notevolmente ridotte. C'è chi dice che Windows 7 può funzionare agilmente anche su un netbook. Va tenuto presente che Windows 7 avrà delle richieste minime di sistema al passo coi tempi in cui uscirà, per cui utilizzarlo in questa incarnazione con un processore di generazione non recente non ha molto senso. Eppure il sistema operativo si comporta bene anche sulle macchine utilizzate per i nostri test, che vanno dal Pc a otto processori sotto steroidi fino a un pensionando ma volenteroso Pentium 4. Microsoft non nasconde che Windows 7 punta essenzialmente sull'ottimizzazione di stabilità e performance anche su Pc non potentissimi, e a giudicare da questa beta l'azienda di Redmond ha un buon prodotto in mano.

Anche se mancano ancora diversi mesi al rilascio, da questa versione di Windows 7 si capiscono chiaramente due cose. La prima è che W7 non è Vista, la seconda è che W7 è quello che Vista avrebbe dovuto essere. Ma che senza gli errori compiuti con Vista, non avrebbe mai potuto essere.

A dispetto della reputazione e dei difetti, Vista resta un'importante rielaborazione di Windows con diverse innovazioni chiave e miglioramenti tecnici. Che rimangono alla base di Windows 7, compendiati da ulteriori innovazioni e rifiniture che alla fine compongono un sistema operativo che si può senza paura definire "nuovo". E in grado di far dimenticare qualche (s)vista degli ultimi tempi.

Gli utenti comuni non avranno problemi nell'utilizzare Windows 7 per le attività quotidiane e il lavoro. Resta da vedere quanto a livelli di maggiori richieste di performance, Windows 7 possa elidere al consolidato dominio di Apple e del suo MacOs X, ormai sistema operativo d'adozione diretta in campi come l'audiovisivo professionale. Che con la prossima versione Snow Leopard, in arrivo a giugno, promette innovazioni concettuali e di funzionalità.

Innovazioni che anche Microsoft sembra voler alimentare con un sistema operativo complesso e finalmente non complicato. Adatto e soprattutto in grado di adattarsi a tecnologie e utenti in questa delicatissima fase di transumanza del genere umano verso un mondo completamente digitale.