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lunedì 8 dicembre 2008

Internet, lo usa il 58,3% degli italiani

Il Bel Paese ha un’anima tecnologica ormai consolidata e Internet è sicuramente lo “strumento” che coinvolge ormai una buona parte della popolazione. Alla Rete accedono oggi da qualsiasi luogo o dispositivo complessivamente circa 27,6 milioni di italiani nella fascia di età compresa fra gli 11 e i 74 anni mentre le famiglie con almeno un componente che naviga on line sono ben 9,2 milioni. Di queste il 33% dispone di Tv satellitare e console per videogiochi, il 26,3% usufruisce dei servizi della televisione digitale terrestre, il 96% ha in casa un apparecchio televisivo e il 94% un telefono fisso.

A dirlo sono i dati presentati ieri da Audiweb, la Joint Industry Commettee fondata lo scorso anno da Upa (Utenti pubblicità associati), Fedoweb (l’Associazione degli editori on line) e Assocomunicazione (l’organismo che riunisce le agenzie e i centri media che operano in Italia) per misurare in modo approfondito e analitico l’audience di Internet in Italia.

Meno di 2,7 milioni gli internauti mobili. Spopola l’Adsl, la fibra è solo per pochi

Sotto la lente di in gradimento della ricerca di base curata da Doxa sono finiti oltre 5.400 persone (il campione annuale 2008 sarà costituito da 7.200 interviste) rappresentative di una popolazione residente di oltre 47 milioni di individui fra i 14 e i 74 anni. La percentuale di internauti nel complesso è pari al 58,3% dell’universo considerato mentre le famiglie interessate dal fenomeno sono il 45,2%: quest’ultimo dato mette l’Italia dietro Spagna (50%), Francia (52%) Germania (58%) e Regno Unito (60%). E considerando il fatto che vi sono attualmente in Italia almeno 11,1 milioni di famiglie che hanno almeno un pc a casa il fatto che due milioni di questi computer non sia utilizzato per navigare nel Web ha comunque una certa importanza.

Il cosiddetto divario digitale quindi esiste e lo dimostrano in modo evidente i dati che fotografano la distribuzione degli accessi alla Rete. La densità maggiore di adepti del Web si registra secondo l’indagine nelle fasce d’età 11-17 anni (77,6%) e 18-34 (72,8%), tra chi risiede al Nord-Est (65,2%) e al Centro (63,8%), chi può vantare un livello di istruzione medio-alto (il 91,8% dei laureati e l’80% dei diplomati) e chi ha infine un lavoro qualificato (il 96,6% di dirigenti/quadri/docenti universitari e il 92,3% degli imprenditori e dei liberi professionisti) o studia (95,8% degli universitari e l’81,4% degli studenti delle superiori). Detto che delle 9,2 milioni di famiglie che dispone di accesso a Internet da casa il 70,5% entra in Rete tramite servizi a tecnologia Adsl e solo il 2,8% tramite reti in fibra ottica, stupisce forse in negativo il fatto che meno di 2,7 milioni di utenti (il 5,6% dell’universo di circa 47 milioni considerato) ha accesso ad Internet in mobilità, e cioè da smartphone, cellulare o computer palmare. E nel 76,4% dei casi utilizzano come piano tariffario per entrare nel Web via rete Umts o Wi-Fi una carta prepagata o ricaricabile: il che denota l’ancora giovane età di un mercato ancora tutto da scoprire - e lo ha sottolineato anche Enrico Gasperini, presidente di Audiweb - qual è quello dell’Internet mobile.

Gasperini (Audiweb) “Un sistema integrato per annullare il gap sull’adv on line”

Quella di ieri, al di là dei dati della ricerca, è stata una giornata importante per Audiweb perché è coincisa con l’annuncio del completamento del sistema integrato per la rilevazione dei dati sulla fruizione di Internet, la cui costruzione era iniziata nella primavera del 2007. Si corona in tal modo – ma è pur sempre un primo passo - l’obiettivo di mettere nelle mani degli operatori del settore (gli editori on line ad oggi iscritti ad Audiweb, direttamente o tramite i loro network pubblicitari, sono 80) gli strumenti più adeguati per poter investire sui media digitali, Web naturalmente in primis. L’advertising on line – ha rimarcato Gasperini – sta sì crescendo “ma è ancora poco significativa, circa il 6%, rispetto al volume d’affari complessivo della pubblicità e lontana dall’incidenza registrata dal mezzo in altri Paesi europei. Completando il nostro sistema puntiamo ad annullare questo gap”. Il sistema di ricerca di Audiweb, messo a punto con la collaborazione di specialisti della materia come Nielsen Online, è infatti composto da tre elementi (ricerca quantitativa di base, panel di circa 20 mila utenti Internet italiani e misurazione censuaria di tutta l’attività on line effettuata sui siti censiti) e si è arricchito via via di servizi aggiuntivi per inserzionisti e centri media che devono pianificare campagne pubblicitarie sul Web. Servizi che rispondono al nome di Aw Database, un “nastro” che integra i dati censuari con i dati raccolti dal panel e riporta i profili socio-demografici dei componenti di quest’ultimo, e di Aw Trends (i dati sul consumo digitale degli italiani), Aw View (i dati di audience mensile) e Aw Report (il sistema che visualizza quotidianamente i dati censuari complessivi di navigazione dei siti Web iscritti). La speranza ribadita con fiducia da Gasperini - “tutti gli editori e i principali network on line italiani fanno parte di questo progetto, fatta eccezione per Yahoo! e pochissimi altri” - è che il grande sforzo compiuto in termini di creazione del sistema trovi poi corrispondenza e applicazione concreta sul mercato. Che deve fare i conti con un 2009 che non si annuncia certo entusiasmante per i consumi e gli investimenti in genere a causa della crisi economica.