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mercoledì 19 novembre 2008

Il futuro di Internet secondo Yahoo! Web 2.0 e pubblicità sui telefonini

Bruno Ruffilli
«Guardiamo al futuro, con una nuova homepage e più servizi per gli utenti»

L’offerta di Microsoft? “Una distrazione”. Così Toby Coppel, presidente di Yahoo! Europa, liquida il tentativo di acquisizione dello scorso febbraio da parte di Redmond. E presenta le mosse dell’azienda californiana per il 2009, tutte incentrate intorno a tre parole che nel recente incontro londinese con la stampa si sono ripetute più volte:
open, relevant, social.

Tre parole
La nuova homepage di Yahoo!, ad esempio, sarà “open”: aperta, cioè ad accogliere altre applicazioni, come eBay, Flickr, Facebook. Nel nuovo layout, già in prova da mesi con un ristretto numero di utenti, sarà presente una barra sul lato destro, dove compariranno in tempo reale tutti gli aggiornamenti dei siti di più frequente consultazione: l’andamento di un’offerta su eBay, un nuovo post di un blog, un membro della community che si è appena aggiunto. La struttura, insomma, sarà completamente personalizzabile, più vicina a un portale che non a una normale pagina web.

Ma la nuova homepage di Yahoo! sarà anche “relevant”: mostrerà cioè solo quello che ci interessa, compresi i titoli dei principali giornali online, che scorreranno - come oggi - nella parte centrale. Ma anche, grazie alle mille branche del gruppo americano, i risultati sportivi o quelli di Borsa (da Yahoo! Sports e Finance, ovviamente). E infine, la nuova homepage sarà “social”, ossia porrà l’accento sui gruppi e sui network che sono il più recente fenomeno esploso sul web: Facebook, ma anche Linkedin, Netlog e molti altri saranno raggiungibili con un click.

La sfida dei telefonini
Se la homepage ridisegnata sarà forse il cambiamento più evidente, non sarà però l’unico: Yahoo! sta infatti preparando il suo debutto su iPhone, con un servizio di ricerca intelligente. L’applicazione sarà capace in futuro di riconoscere le richieste vocali: l’utente parla, il cellulare registra, poi invia il file audio al server e da lì arriva la risposta sullo schermo dell’iPhone. OneConnect per iPhone sarà disponibile a breve, ma intanto alcune delle funzioni sono già attive su altri smartphone come il Blackberry. Le ricerche effettuate dal cellulare verranno indirizzate ad una speciale pagina di Yahoo! ottimizzata per i telefonini, e anche i risultati saranno organizzati in maniera diversa rispetto a quelli disponibili sul web: si potrà ad esempio scegliere per genere di ristorante (etnico, nouvelle cuisine, pizzerie), e decidere in base alla distanza dal punto in cui ci si trova. Anche qui, il concorrente è sempre Google, l’azienda che col tempo ha preso il posto di Yahoo! nelle preferenze di milioni di utenti del web. E la posta in gioco è alta: si calcola che nel 2010 il mercato degli utenti connessi a internet da un terminale mobile sarà più che raddoppiato rispetto ad oggi, mentre quelli connessi da una postazione domestica aumenteranno del 60 per cento.

Ricerca e web 2.0
Anche il portale web del motore di ricerca sarà migliorato: “Yahoo! Search – spiegano a Londra – è e rimane un elemento essenziale nella nostra strategia”. Così non solo le ricerche diventeranno più semplici, con l’inserimento graduale delle parole più richieste mentre si digita, ma ci sarà una nuova attenzione alla sicurezza. Per i meno esperti, infatti, una banale ricerca sul web può trasformarsi presto in un’infausta occasione di infettare il computer con virus e malware di ogni tipo. Searchscan, sviluppato in partnership con McAfee, avviserà automaticamente dei link potenzialmente pericolosi. Sarà poi potenziato anche Yahoo! Answers, usato oggi da 31 milioni in Europa e 146 milioni nel mondo. E’ il primo sito di domande e risposte create dagli stessi utenti, un esempio di web 2.0 ante litteram (il servizio è nato tre anni fa).

La mail intelligente
Certo, l’avventura di Jerry Young e David Filo è cominciata nel 1994, e col tempo si è molto diversificata, tanto che il settore forse più sviluppato è quello della mail. In tutto il mondo raccoglie oltre 260 milioni di utenti, di cui il 15 per cento in Italia. Anche per loro con il 2009 arriveranno miglioramenti e nuove funzionalità: ad esempio, sarà possibile scegliere di visualizzare i messaggi non solo in ordine cronologico, ma anche di rilevanza, ponendo in cima alla lista dei non letti quelli provenienti dalle persone che più spesso ci scrivono, come amici o familiari. Pure nella mail ci sarà spazio per l’informazione, con le notizie dell’ultima ora direttamente nell’homepage; grazie all’integrazione con Flickr e altre piattaforme, sarà inoltre possibile condividere immediatamente foto e video ricevuti in allegato, senza doverle prima salvare sul computer.

Dubbi
La strategia è chiara: guadagnare piazzando pubblicità in ognuno dei servizi, che all’utente finale rimarranno comunque gratuiti. I piani di Yahoo!, però, adesso rischino di subire qualche ridimensionamento, visto che l’antitrust americano ha posto il veto all’accordo da tempo ventilato con Google per fornire il servizio di Adsense di pubblicità online. Così adesso per Yahoo! la strada è in salita, anche se non è detto che debba necessariamente essere un male: i mercati per primi hanno reagito bene al mancato accordo e sono stati generosi anche all’annuncio di quasi 1200 esuberi arrivato da Sunnyvale. Perché quella che Coppel definisce una distrazione è oggi un’ipotesi che si avvicina di nuovo, visto che le azioni Yahoo!, come tutte quelle del comparto hi-tech, valgono assai meno di nove mesi fa. E così Microsoft potrebbe avere il suo motore di ricerca (e tutto il resto) per una cifra assai inferiore rispetto all’offerta lanciata lo scorso febbraio e riproposta a maggio.

P.S.
Il co-fondatore di Yahoo, Jerry Yang si è dimesso dall'incarico di amministratore delegato del colosso di Internet. La decisione è stata annunciata dopo le dure critiche ricevute dagli azionisti per aver respinto l'acquisizione da 47,5 miliardi di dollari da parte di Microsoft, nel maggio scorso.